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Puglia, inchiesta della Procura sulla «parentopoli» Arpal

 
Massimiliano Scagliarini

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Massimiliano Scagliarini

«Posti di lavoro venduti»: blitz della Finanza all’Arpal

Bari, informativa della Finanza: al setaccio i nomi degli assunti

Mercoledì 08 Marzo 2023, 09:00

20:00

BARI - Nel corso degli ultimi 18 mesi l’Arpal ha assunto persone riconducibili a Puglia Popolare, la lista dell’ex direttore generale Massimo Cassano e di cui il dirigente del Personale dell’agenzia, Luigi Mazzei, è segretario per il Salento. Quelle che il governatore pugliese Michele Emiliano ha definito «ricorrenze» sono entrate in un fascicolo di indagine della Procura di Bari, coordinato dal procuratore aggiunto Alessio Coccioli. L’obiettivo è fare chiarezza su quanto avvenuto nell’agenzia pubblica che dovrebbe gestire i centri per l’impiego, ma che finora ha alimentato soprattutto polemiche.

L’indagine per il momento non contempla indagati né ipotesi di reato, e non è detto che si arrivi a contestazioni formali. Ma al vaglio della Procura c’è una informativa della Finanza che ha esaminato un esposto molto dettagliato (in cui è raccontato un episodio accaduto durante uno degli ultimi concorsi) e alcuni articoli pubblicati dalla «Gazzetta». Quelli che nei mesi scorsi hanno illustrato le tante coincidenze: nelle liste dei «formatori» (assunti tramite l’ente di formazione Epcpep: i contratti sono scaduti da pochi giorni), in quelle del personale interinale, in quelle degli assunti e dei vincitori di concorsi ci sono decine di nomi che è facile ricondurre al movimento politico fondato da Cassano, oppure alla stessa famiglia dell’ex sottosegretario al Lavoro. Stesso discorso anche per molti dei commissari che hanno gestito i concorsi pubblici, anche loro provenienti (o parenti di persone vicine) a Puglia Popolare.

Non è l’unico aspetto su cui si sono concentrate le verifiche delle Fiamme Gialle, che comunque andranno avanti. Spetta alla Procura, adesso, stabilire se le «ricorrenze» (termine usato da Emiliano) costituiscano reato, se le assunzioni siano collegate all’attività politica di Cassano, se è possibile ipotizzare che i concorsi siano stati truccati. Al momento nessuno è autorizzato ad affermare una cosa del genere.

Sul tavolo ci sono soltanto le coincidenze, a partire da quelle relative all’ultimo concorso di fine novembre per 18 posti di assistente amministrativo. Alla prova hanno partecipato in 1.700 su circa 4.258 iscritti: gli idonei (che hanno superato lo scritto) sono 59, di cui 24 hanno totalizzato 30 punti su 30. Di questi 24 superbravi, 15 hanno fatto punteggio pieno nonostante una delle domande (contenute nel quiz somministrato al turno del pomeriggio) avesse tre risposte palesemente errate. Hanno scelto tutti la risposta più probabile? Può essere. L’unica spiegazione alternativa è che conoscessero le risposte giuste. Parecchi di quei 15 sono riconducibili a Puglia Popolare. Un commissario del concorso, Adamo Fracasso, è vicesegretario a Lecce di Puglia Popolare. Le graduatorie sono pubbliche.

L’Arpal è stata commissariata dopo la destituzione di Cassano, cacciato per legge dal Consiglio regionale proprio per la vicenda delle assunzioni. Da settimane la politica non riesce a mettersi d’accordo sui nomi dei componenti del nuovo consiglio di amministrazione. Il commissario, Silvia Pellegrini, non ha firmato la delibera per autorizzare le assunzioni del concorso di novembre: il vincitore è Mauro Battista, consigliere comunale di Triggiano. Dietro, a pari merito, Mariangela Tesoro (figlia di un ex vicesindaco di Terlizzi alleato politico di Cassano), e Alessandro Francesco Lapenna, cugino della moglie dell’ex direttore generale. Poi Simona Vitucci, consigliera comunale di Modugno, ex segretario provinciale barese di Puglia Popolare, dipendente a tempo determinato dell’ufficio concorsi Arpal. Coincidenze, per ora, solo coincidenze.

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