BARI - «In Puglia il Pd sta affrontando un momento positivo, di unità nel sostegno a Domenico De Santis come segretario regionale, che ho il piacere di conoscere da più di 16 anni e che stimo. E questo secondo me potrebbe essere grande punto di ripartenza per il Pd pugliese. Sarò al suo fianco affinché il Pd pugliese sia un partito di prossimità, vicino alle persone. Dobbiamo dedicarci all’ascolto». Lo ha detto a Bari Paola De Micheli, candidata alla segreteria del Pd, che si è soffermata anche sul momento che sta vivendo il partito a livello nazionale.
«Abbiamo bisogno di cambiare profondamente il Pd, di riformarlo per poter essere ancora utile a questo paese, per potere realizzare la vera missione della sinistra che è la trasformazione della società - ha aggiunto Paola De Micheli -. Abbiamo bisogno di ripartire dagli iscritti, che sono sempre meno e che vanno motivati e ai quali dobbiamo dare il potere di decidere le cose importanti, non solo scegliere i dirigenti ma anche di poter esprimere la propria opinione con un voto sulla linea politica del partito, sulle questioni più importanti, come il lavoro, la transizione ambientale, sanità e scuola. Serve un cambio radicale di modello».
«Anche questo congresso nei suoi contenuti appare come congresso di manutenzione ordinaria quando invece avremmo bisogno di un rilancio molto profondo e molto radicale, per questo ci siamo impegnati a studiare proposte molto innovative - ha aggiunto Paola De Micheli -. Spero per il Pd che la prossima segretaria possa essere io, ovviamente vedo che il posizionamento del gruppo dirigente è molto forte nei confronti di altri candidati».
Ex ilva
«Un cambio di governance per l’ex Ilva? Io sono favorevole che lo Stato si occupi di politiche industriali, l’ho fatto da ministra con Alitalia e con altre concessioni che erano private. Io penso che se c'è bisogno, se lo Stato ci mette le mani non è male». Lo ha detto a Bari Paola De Micheli, candidata alla segreteria del Pd, parlando dell’ex Ilva. «Da ministra - ha ricordato - ho portato a quella città tanti soldi, noi siamo stati l’ultimo governo che si è occupato davvero di Taranto, con soldi, progetti, assistenza tecnica, sostegno all’amministrazione, politiche per la riconversione ambientale dell’Ilva. Purtroppo negli anni successivi c'è stata una sottovalutazione e ora si torna a parlare del problema perché è ineludibile. Serve una fase definitiva per continuare a produrre acciaio ma senza che questo determini una condizione di salute dei lavoratori e dei cittadini pericolosa».
Lavoro
«Per quello che riguarda l’Italia abbiamo una mozione molto innovativa, noi sulle politiche del lavoro spingiamo l’asticella più su, chiedendo la riscrittura dello statuto dei lavoratori, trasformandolo nello statuto dei lavori che possa riconoscere diritti universali a tutti, anche alle partite Iva». Lo ha detto a Bari Paola De Micheli, candidata alla segreteria del Pd. «Penso - ha aggiunto - al salario minimo, poi abbiamo proposto un nuovo reddito universale, che è il superamento del reddito di cittadinanza, e la sperimentazione con una legge della riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario. Poi proponiamo la scuola totale, non solo da 0 a 18 anni obbligatoria e gratuita per tutti, ma anche a scuola di pomeriggio. Abbiamo troppi bambini e adolescenti che vivono in famiglie che non possono permettersi le attività integrative, penso allo sport, musica, le lingue. Tutto questo deve essere garantito dalla scuola pubblica. E poi la riforma della sanità pubblica con una riforma di prossimità».
Autonomia
Sull'autonomia De Micheli è perentoria: «Siamo radicalmente contrari a qualunque tipo di autonomia: prima vogliamo che i diritti delle persone, da Taranto a Treviso, siano tutelati e garantiti e solo dopo, quindi tra molti anni, si potrà discutere di autonomia. So che l’obiezione è che è stata inserita in Costituzione dal centrosinistra, ma non è sufficiente per non rendersi conto che questo è un momento di grandissime diseguaglianze nel Paese e l'autonomia le aggreverebbe tutte».