Oggi, lunedì 22 settembre, il Paese si ferma per un grande sciopero generale a sostegno della Palestina: milioni di lavoratori e lavoratrici scenderanno in piazza, ogni settore produttivo, pubblico e privato, si fermerà, trasporti inclusi.
La Puglia scende in piazza con cortei e manifestazioni. A Bari, l’appuntamento è fissato alle 9.30 al Molo San Nicola, punto di partenza della mobilitazione cittadina, a Lecce alle 10 in piazza S.Oronzo, a Taranto alle 10 in piazza della Vittoria, a Brindisi alle 9 in piazza Crispi e alle 10 in piazza Vittoria. Porti, fabbriche, scuole, trasporti e servizi saranno coinvolti: autobus e metro non circoleranno, le grandi stazioni ferroviarie saranno circondate dalle manifestazioni.
Studenti e cittadini si uniranno per denunciare la situazione a Gaza. Gli slogan principali delle piazze saranno chiari: sanzioni, embargo, rottura, e il grido di “Per la Palestina libera dal fiume al mare” risuonerà in tutte le città.
FOCUS TRASPORTI
Sarà un lunedì di passione per viaggiatori e pendolari italiani, il primo di una lunga serie, secondo quel che si apprende consultando il sito del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti. Oggi 24 ore di stop nel settore pubblico e privato, proclamato dal sindacato Usb a sostegno della missione umanitaria per il popolo palestinese. Nel settore ferroviario sarà dalla mezzanotte alle 23; nei settori del trasporto pubblico locale, marittimo, merci e logistica sarà sempre di 24 ore ma con varie modalità.
Si sfilano dall’astensione invece i tassisti. itTaxi e Uri - Unione Radiotaxi d’Italia - comunicano infatti che non aderiranno allo sciopero dei trasporti e garantiranno la piena regolarità del servizio in tutte le città italiane. «La protesta annunciata - dichiara Loreno Bittarelli, presidente di Uri e di itTaxi - è del tutto strumentale e non ha nulla a che vedere con i reali problemi del settore taxi. I trasporti pubblici non possono e non devono intercedere in una questione internazionale come quella di Gaza, che nulla ha a che fare con il nostro comparto: la vicenda è stata strumentalizzata». Bittarelli aggiunge: «La nostra priorità è garantire ai cittadini un servizio efficiente e sicuro, senza alimentare tensioni o disagi inutili. Siamo convinti che il confronto serio con le istituzioni sia l’unica strada per affrontare le questioni che riguardano davvero i tassisti e gli utenti».
L’altro sciopero generale di 24 ore è in programma invece il 3 ottobre ed è stato proclamato dal sindacato intercategoriale Cobas nel settore ferroviario: lo stop comincerà dalle 21 del 2 ottobre.
Caos annunciato nei cieli d’Italia, inoltre, venerdì 26 settembre: sarà giornata nera nel settore aereo soprattutto a livello aeroportuale per gli scali di Linate e Malpensa. Altre proteste di 24 ore riguarderanno la compagnia aerea Wizz air Malta limited (proclamata dalla Filt Cgil) e Volotea (proclamata dalla Uil trasporti).
Ad ottobre sono in programma anche 24 ore di fermo nel settore ferroviario del personale della società Rfi - impianti manutenzione infrastrutture per un’assemblea nazionale e per uno stop indetto da Cobas lavoro privato/coordinamento ferrovieri.
Per novembre è infine già previsto nella giornata dell’11 lo stop nazionale degli uomini radar dell’Enav proclamato dall’Astra per quattro ore a partire dalle 13.