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Norma anti-sindaci ko: dal Salento al Barese primi cittadini in corsa

 
Alessandra Colucci

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Alessandra Colucci

Norma anti-sindaci ko: dal Salento al Barese primi cittadini in corsa

I tempi sono strettissimi – se il voto per le Regionali non slitta al 2026, i sei mesi sarebbero scaduti in queste settimane - ma adesso diversi primi cittadino tornano a sperare di poter correre, soprattutto a sinistra

Lunedì 03 Marzo 2025, 09:17

BARI - Per i sindaci pugliesi che aspirano a candidarsi in autunno per uno scranno in via Gentile si accende una speranza, dopo che il Consiglio dei ministri ha impugnato la (contestatissima) legge regionale sull’incandidabilità dei sindaci in carica che non si dimettano sei mesi prima del voto. I tempi sono strettissimi – se il voto per le Regionali non slitta al 2026, i sei mesi sarebbero scaduti in queste settimane - ma adesso diversi primi cittadino tornano a sperare di poter correre, soprattutto a sinistra, dove l’europarlamentare dem Antonio Decaro, candidato governatore in pectore, è già al lavoro sulle liste.

Per l’ex sindaco di Bari, infatti, si parla di due, forse tre liste civiche - affianco al Pd - nelle quali in pole ci sarebbe Fiorenza Pascazio, che guida il Comune di Bitetto, in provincia di Bari, dal 2015 (rieletta nel 2020). Esponente di centrosinistra, è presidente di Anci Puglia, tra i primi a schierarsi in maniera molto decisa contro l’approvazione dell’emendamento «anti-Decaro» ribadendo la necessità di garantire ai sindaci pari opportunità di accesso alle cariche elettive. Da tempo si parla anche della possibilità che Pippi Mellone, primo cittadino (eletto nel 2016 e confermato nel 2021) espressione di centrodestra della salentina città di Nardò, possa decidere di candidarsi, anche se sembra che sia proprio il centrodestra a esprimere qualche perplessità (visti anche i suoi buoni rapporti con Emiliano). Restando nel Salento, ma spostandoci a Martano, pare che ci stia facendo un pensierino anche Fabio Tarantino, primo cittadino eletto nel 2015 e confermato nel 2020, esponente di una lista civica. Così come starebbe meditando su una possibile candidatura anche il dem Stefano Minerva, sindaco di Gallipoli ininterrottamente dal 2016 (confermato nel 2021) e già segretario regionale dei giovani Dem. Nel Brindisino, poi, sarebbe pronto a scendere in campo Toni Mattarelli, ex parlamentare di centrosinistra, eletto una prima volta nel 2019 e poi confermato lo scorso anno, detentore di un record a livello nazionale: la rielezione, infatti, è avvenuta con il 95% delle preferenze e questo fa di lui il primo cittadino in assoluto maggiormente suffragato al primo turno in un Comune con più di 15mila abitanti.

Nei mesi scorsi, infine, si era parlato anche della possibilità che a scendere direttamente in campo in una delle liste a sostegno di Decaro ci sarebbe potuto essere Giuseppe Nobiletti, sindaco di Vieste, in provincia di Foggia, eletto in una lista civica nel 2016 e confermato nel 2021, ma, successivamente, si è ipotizzato per lui un ruolo da «regista» per la formazione delle liste, visti anche i malumori determinati dalla contestata consulenza da 100mila euro affidata dalla Provincia, da lui presiduta, ad una sua assessora (che poi vi ha rinunciato). Di certo si sa solo che la corsa è cominciata.

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