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Bari, Vendola lancia l'ex assessora Maraschio: «Sarà candidata alle Europee». Lei: «Mai tradita fiducia Emiliano»

 
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Bari, Vendola lancia l'ex assessora Maraschio: «Sarà candidata alle Europee»

«È stata privata della delega dal governatore Michele Emiliano», all’esito delle ultime vicende politiche e giudiziarie che hanno investito la Regione

Martedì 30 Aprile 2024, 12:11

13:42

BARI «Annuncio la candidatura di Anna Grazia Maraschio alle europee». Lo ha detto il presidente di Sinistra Italiana, Nichi Vendola, nel corso di una conferenza stampa a Bari. Maraschio, ex assessora all’Ambiente della Regione Puglia, «è stata privata della delega dal governatore Michele Emiliano», all’esito delle ultime vicende politiche e giudiziarie che hanno investito la Regione. «Mi ha colpito - ha detto Vendola - che quando Conte ha fatto la sua conferenza stampa citando le cose positive fatte in Puglia in questi anni, ha fatto riferimento al lavoro di Maraschio».

«Anna Grazia Maraschio (che sarà candidata con Alleanza Verdi-Sinistra, ndr) - ha aggiunto Vendola - ha dimostrato competenza, dedizione, moralità e trasparenza». «Cosa ha pagato? - si è chiesto, riferendosi al ritiro della delega deciso dal governatore Michele Emiliano -. Forse il fatto di avere la schiena dritta, di essere indiscutibile nei comportamenti». «Quello che è mancato - ha aggiunto Vendola - è la politica, che non è una fiction. Dico ai nostri alleati di fare attenzione perché i nodi della politica restano intatti e chi pensa di scioglierli con una fiction li troverà aggravati».
«I nodi del trasformismo - ha detto Vendola - hanno a che fare con una storia di lungo periodo». Vendola ha anche parlato della «dinamica di consenso malato che dobbiamo mantenere lontana».

«Emiliano ha licenziato Maraschio con un messaggino, come fanno certi padroncini. Anche lo stile è importante nella politica». Così l’ex governatore pugliese e presidente di Sinistra Italiana, Nichi Vendola, ha criticato la revoca della delega da parte del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, all’assessore regionale all’Ambiente, Anna Grazia Maraschio, per poter procedere ad un rimpasto dopo le ultime vicende politico-giudiziarie che hanno riguardato il centrosinistra in Puglia.
A chi gli chiedeva se si possa essere trattato di una forma di ritorsione politica per l’appoggio al candidato sindaco Michele Laforgia (sostenuto dalla Convenzione e da M5S), Vendola ha chiarito che «le questioni andavano su due piani distinti, è noto il mio impegno per un mese per ricucire l’alleanza».
«Io non ho alcun rancore nei confronti di Michele Emiliano, non mi interessa come essere umano. Mi interessa - ha aggiunto - per le sue azioni e per come queste si riverberano nella vita dei pugliesi». «Emiliano e il Pd hanno perso un’occasione - ha rilevato Vendola - che era quella di ragionare con serietà sui problemi politici legati a queste grosse dosi di trasformismo». Vendola ha aggiunto di non aver aspettato le inchieste della magistratura «per protestare quando nel 2014 Emiliano ha fatto l'accordo con l’Udc, o quando ha fatto entrare Anita Maurodinoia nella giunta». «Se ho taciuto io - ha detto - è per evitare che ci fosse la caricatura di un qualche rancore personale».

STIMO DECARO, MA SIA AUTONOMO POLITICAMENTE

«Abbiamo affetto e stima nei confronti di Antonio Decaro. Se potessi fare una critica a una persona che considero un fratello, riguarda la difficoltà di rendersi autonomo politicamente per poter esprimere una differenza che sarebbe importante rispetto ad altri luoghi della vita politica pugliese». Lo ha detto il presidente di Sinistra Italiana, Nichi Vendola, nel corso di una conferenza stampa a Bari.
Vendola ha aggiunto che «quello che ha brillato di fronte ai nostri problemi e alle fibrillazioni della coalizione è l'inesistenza di una proposta politica del centrodestra». Vendola ha evidenziato il «carattere grottesco delle prime uscite del candidato leghista (Fabio Romito, candidato per le amministrative di Bari, ndr) nella competizione elettorale. E' un centrodestra che, al di là di uno strumentale accanimento sulle vicende della coalizione di centrosinistra, non è in grado di esprimere né una classe dirigente né una proposta politica».
Vendola ha ribadito il proprio sostengo al candidato sindaco Michele Laforgia, sostenuto da Convenzione e M5S. «Abbiamo sempre considerato Laforgia - ha ribadito - un riferimento di tutto il mondo progressista, delle battaglie decennali per la legalità». «Quindi - ha evidenziato - non possiamo che stare da questa parte, anche con la convinzione che l’atto di intesa fra Larogia e Vito Leccese (l'altro candidato del centrosinistra, ndr), su una competizione che transitoriamente vede in competizione due diverse coalizioni di centrosinistra, si compirà nell’unità che sarà nell’attività di governo».

DOPO GLI SCANDALI LA GIUNTA EMILIANO ANDAVA AZZERATA

«L'insieme degli scandali che hanno riguardato la Regione Puglia hanno rappresentato per me un grande dolore, perché hanno sporcato l’immagine della regione. Si è abusato della metafora della Primavera pugliese e abbiamo tutti avuto la sensazione di una gelata». Lo ha detto l’ex governatore pugliese e presidente di Sinistra Italiana, Nichi Vendola, spiegando che secondo lui «era necessario l’azzeramento della giunta regionale, che non era da affrontare con una logica aritmetica».
«Di fronte a una vicenda così dolorosa - ha spiegato - che metteva in vetrina una sequenza di mala politica inquietante, l'azzeramento della giunta era un atto di assunzione di responsabilità necessario e avrebbe meritato parole all’altezza». «Bisognava chiedere scusa ai pugliesi - ha detto Vendola - avere l’umiltà di assumersi una responsabilità e non di scansarla continuamente. Questo avrebbe permesso di aprire un discorso sincero su ciò che non funziona». Vendola ha ammesso di aver desiderato «fare la nostra parte indicando un metodo di lavoro, anche grazie all’intervento così forte di Elly Schlein. Il Pd pugliese non è pervenuto, Emiliano ha però scelto di fare un’operazione (il mini rimpasto della giunta, ndr) che è un burletta rispetto alla pesantezza della situazione che si è venuta a determinare. Questo crea un motivo di rottura». «Il Pd in Puglia - ha spiegato Vendola - dovrebbe essere capace in prima persona di esprimersi in passaggi così difficili, invece sembra prigioniero politico e questo per noi è sgradevole».

MARASCHIO: MAI TRADITA FIDUCIA EMILIANO

«Ho onorato il mandato che mi è stato conferito, quindi ringrazio il presidente Michele Emiliano per la fiducia, che non ho mai voluto tradire». Lo ha detto l’ex assessora all’Ambiente della Regione Puglia, Anna Grazia Maraschio, nel corso della conferenza stampa nella quale il presidente di Sinistra Italiana, Nichi Vendola, ha annunciato la sua candidatura per le elezioni europee. A Maraschio è stata revocata la delega nel corso del mini rimpasto deciso dal governatore Emiliano.
L’ex assessora ha spiegato di aver visto in quella delega "l'opportunità di creare una visione che abbiamo dato. Oggi parte una cosa bellissima, una pianificazione sull'educazione non solo ambientale ma sulla cittadinanza globale». A proposito della candidatura, ha spiegato che «le elezioni europee devono essere un appuntamento importantissimo per il Paese. I diritti delle donne, degli ultimi, dell’ambiente sono in pericolo quindi sento forte la responsabilità e accolgo questa opportunità con grande entusiasmo». «Sono felice di proseguire il cammino - ha detto - e lo farò con lo spirito di servizio, l’umiltà di chi sa che ha sempre da imparare e la consapevolezza che è il momento di non restare a casa e combattere per i nostri obiettivi».

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