Gli ultimi blitz compiuti ad Andria e Bari (operazione «Partenope» con 67 individui arrestati per narcotraffico in varie città del Barese) sono un segno incontrovertibile che la mafia in Puglia esiste e che, qui come altrove, c’è una urgenza di fare anti-mafia. Lo ribadisce a voce alta anche Francesca Maiullari, referente per Bari e Bat del presidio Libera, l’associazione fondata da don Luigi Ciotti.
«Se da un lato la Puglia è spesso celebrata come una regione turistica, dall'altro episodi di illegalità, come l'uso indiscriminato di fuochi d'artificio, o sparatorie in quartieri come San Paolo, Madonnella e San Girolamo, persistono nel silenzio. Anche le estorsioni e il riciclaggio di proventi illegali attraverso B&B sono realtà preoccupanti», spiega la referente di Libera. «Il sospetto che molti soldi sporchi vengano “lavati” nel settore dell’accoglienza e della ristorazione, in una Puglia che sta esplodendo dal punto di vista turistico, preoccupa i movimenti per la legalità ed è già all’attenzione di alcune Procure»...
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