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Fca, senza un nuovo modello
a rischio ci sono 1500 lavoratori

 
Fca, senza un nuovo modello a rischio ci sono 1500 lavoratori

Mercoledì 20 Settembre 2017, 10:38

di Francesco Russo

MELFI - Un nuovo modello da realizzare a Melfi per il dopo Punto. Lo vorrebbero gli operai, lo invocano i sindacati. Ed ora lo richiede anche il governatore lucano, Marcello Pittella, che nelle sue interlocuzioni con il governo nazionale, approfittando anche della visita del ministro alla Coesione territoriale, Claudio De Vincenti - arrivato a Matera per fare il punto sullo stato di avanzamento degli investimenti previsti dal Patto per la Basilicata - ha proposto un tavolo nazionale per discutere delle prospettive dello stabilimento Fca di Melfi. In un periodo di cassa integrazione che sta interessando gli operai della Sata impiegati sulle linee della Jeep Renegade e della 500X - e non solo quindi della la Punto ormai a fine ciclo - c’è grande preoccupazione per il futuro occupazionale.

A rischio, se non dovesse arrivare un nuovo modello da realizzare a Melfi, ci sono soprattutto i circa 1500 lavoratori assunti negli ultimi tre anni con i contratti a tutele crescenti. Ma le maestranze della Fca lamentano anche la decurtazione in busta paga dovuta all’attuale cassa integrazione - otto cicli fino a tutto ottobre - con una perdita mensile che va dai 300 ai 400 euro.

Sulla vicenda, nel frattempo, interviene la Uilm di Basilicata, che mentre annuncia l’avvio di «un programma formativo importante, ricco nei contenuti e ambizioso negli obiettivi, che riguarderà l’organizzazione del lavoro e i suoi strumenti», caldeggia «un confronto fra sindacati e istituzioni» sulle prospettive dello stabilimento lucano della Fca. «La resilienza - fa sapere il sindacato - è la nostra qualità più grande, che ci ha permesso di affrontare tante crisi. Dimostrazione importante in questo senso è stata data dallo stabilimento Fca di Melfi e dal suo indotto, dove più di quindicimila lavoratori, dotati di spirito di sacrificio ma soprattutto di grandi capacità professionali, hanno portato in alto il nome della Basilicata facendone risuonare l’eco perfino oltreoceano. Adesso - prosegue la Uilm - non possiamo permettere che la voce dei lavoratori venga schiacciata dal peso della cassa integrazione e per questo motivo durante il coordinamento nazionale Uilm previsto per il 29 settembre porteremo al centro della discussione le preoccupazioni riguardo la dismissione della linea Punto e più in generale la necessità circa il mantenimento dei livelli occupazionali. Stiamo lavorando, a proposito di questo, per un confronto tra Fca e istituzioni, perché si costruisca il rilancio vero dello stabilimento».

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