di ALESSANDRO BOCCIA
POTENZA - Al via la procedura aperta per l’affidamento dei lavori di completamento di un’unità abitativa da adibire a comunità alloggio, nel capoluogo di regione, realizzata dall’Azienda territoriale di edilizia residenziale di Potenza. Il cantiere d’intervento della casa domotica si trova all’interno di un’area di edilizia residenziale pubblica di recente edificata, nel quartiere Bucaletto.
L’abitazione sarà gestita da un’associazione onlus che curerà l’assistenza degli ospiti, si occuperà delle incombenze di vita quotidiana e organizzerà le attività all’interno e all’esterno della casa. Alla funzione di accoglienza saranno annessi i centri di ascolto e documentazione per l’assistenza e il sostegno a persone disabili o alle relative famiglie. «Gli obiettivi generali – fa sapere l’amministratore unico dell’Ater Potenza, Domenico Esposito – sono quelli di invogliare l’inserimento in una comunità, favorendo l’integrazione sociale e le relazioni interpersonali; agevolare la vita quotidiana degli ospiti; potenziare o conservare le autonomie individuali possibili; stimolare l’evoluzione delle competenze nelle attività quotidiane e in quelle accessorie; offrire un’alternativa di vita, indipendente dal nucleo familiare di origine; sostenere le famiglie con l’intervento e l’assistenza diretta o con il supporto emotivo e psicologico; fornire assistenza professionale continuativa; supportare il personale di assistenza nello svolgimento delle sue funzioni, mediante dotazioni e attrezzature ad hoc».
La struttura di accoglienza è impostata sul modello delle residenze protette, ossia è concepita per fornire comfort e supporto a persone con diversi livelli di autonomia, senza prescindere dal coordinamento e dalla supervisione delle attività da parte di personale specializzato. La finalità principale è offrire un’alternativa di vita in ambiente domestico, rendendo autonomi i destinatari dall’assistenza familiare, e contemporaneamente alleviando le famiglie interessate dall’impegno e dalla responsabilità costante.
Il numero delle persone che ci si propone di ospitare è sette, quattro presenti in maniera stabile, mentre i restanti tre posti letto potranno essere riservati alla risoluzione di situazioni specifiche quali, ad esempio, la permanenza temporanea nel caso d’indisponibilità della famiglia di origine o nel caso di necessità di assistenza specifica, l’affiancamento di un familiare durante il periodo d’inserimento, la presenza di persone disabili che possano sperimentare per un certo tempo le dotazioni a loro più congeniali, l’accoglienza di ospiti esterni per un periodo di visita.