di Antonella Inciso
POTENZA - Dai conti in rosso ad un vero e proprio «tesoretto». È la parabola della sanità lucana che, tra accorpamenti e razionalizzazioni, si trova in cassa un avanzo di fondi per 10 milioni di euro. Tanti soldi per un comparto che solo lo scorso anno - per evitare la scure del Piano di rientro nei diversi ospedali - aveva accorpato le strutture sanitarie e con esse anche i diversi bilanci.
La razionalizzazione della spesa, però, ha portato frutti se dal 2015 ad oggi le aziende sanitarie e gli ospedali lucani si trovano con avanzi di amministrazione di diversi milioni di euro. Quasi dieci milioni di euro per la precisione, divisi tra le due Aziende sanitarie ed i due ospedali della regione. In particolare, al top nella classifica dei fondi in più c’è l’Azienda sanitaria di Matera che è riuscita a mettere da parte ben 3 milioni e mezzo di euro, a seguire l’Azienda sanitaria di Potenza con un avanzo di tre milioni di euro, l’ Azienda ospedaliera del «San Carlo» con due milioni di euro ed infine l’Irccs- Crob di Rionero con un milioni e mezzo di euro. In tutto, quindi, 10 milioni di euro. Per il momento, tra l’altro. Perché - secondo indiscrezioni - la cifra potrebbe essere destinata a crescere di altri 5 milioni se dovessero essere modificate alcune voci di spesa.
Insomma, dopo tanta attesa e tanto lavoro i conti della sanità lucana registrano un andamento positivo. Un segno più che lascia ben sperare per il futuro. Certo, molto è dipeso dal lavoro di razionalizzazione della spesa che è stato portato avanti dal 2015 ad oggi. Basti pensare che, ad esempio, gran parte di quel tesoro è dovuto all’Accordo con Federfarma per la distribuzione ai pazienti (con l’Asl che acquista i farmaci per tutti gli ospedali e le farmacie convenzionate che li distribuiscono). Ma in ogni caso per il comparto sanitario è un ottimo segnale.
Tanto buono che il Dipartimento sanità ha già deciso come utilizzare i fondi o parte di essi: impiegandoli per abbattere i debiti che pesano sui conti di altre voci della sanità. Nessuna spesa nuova, dunque, nessuna trasferimento da una voce all’altra nei conti della sanità. Piuttosto il «tesoretto» sarà impiegato in parte per ripianare vecchi debiti. Un modo per alleggerire anche il bilancio regionale alle prese - negli ultimi tempi - con una stringente contrazione delle risorse. I soldi, dunque, verranno inseriti nella variazione di bilancio che la giunta sta già studiando e che il Consiglio regionale dovrebbe approvare nelle prossime settimane.
Nel frattempo, nelle Aziende sanitarie e negli ospedali della Basilicata continuerà il lavoro di razionalizzazione della spesa. Sempre con l’obiettivo di recuperare fondi e magari utilizzarli, una volta esauriti i debiti, per nuovi investimenti.