PIERO MIOLLA
Una gruviera. Un tratturo. Una strada molto pericolosa. In una parola, una vera e propria vergogna. Il nuovo tratto che gli automobilisti in transito sul raccordo autostradale Sicignano-Potenza sono costretti a percorrere tra gli svincoli di Balvano e Vietri, a causa della chiusura del tragitto originale in conseguenza di una lesione comparsa sul viadotto Marmo, è un coacervo di strade provinciali e comunali che non solo rallenterebbe l’andatura comportando disagi sui tempi di percorrenza, ma, appunto, sarebbe anche pericoloso. Sui social sono state numerose le segnalazioni da parte di automobilisti e semplici cittadini che hanno voluto dar voce al malcontento.
In particolare, è stato segnalato, in alcuni tratti di sera si viaggerebbe completamente al buio, mentre in altri la carreggiata sarebbe particolarmente disconnessa, con la presenza di numerose buche non segnalate, e, nonostante la larghezza della strada sia ovviamente molto limitata, capiterebbe spesso di incrociare automezzi pesanti, tir, bus e chi più ne ha più ne metta. E’ mai possibile che nel 2017, in Basilicata si debba ancora viaggiare in queste condizioni, peraltro su una delle direttrici più importanti della regione? Non c’erano proprio alternative a questo stato di cose?
Abbiamo girato la domanda e, soprattutto, le lamentele segnalate, all’Anas, l’ente proprietario del raccordo e competente per la manutenzione delle strade statali italiane. Per il tramite dell’ufficio stampa, l’azienda ci ha risposto ricordando che «entro la metà di aprile verrà aperta al traffico una bretella di circa 600 metri, attualmente in disuso ma sulla quale Anas sta lavorando per rimetterla in uso, che consentirà, da un lato, di non allungare i tempi di percorrenza, in quanto la sede stradale di questa bretella corre praticamente in parallelo al tracciato del raccordo, e, dall’altro, permetterà comunque un’alternativa al tragitto attualmente in uso, composto da strade provinciali e comunali».
Qualche altro giorno di pazienza, dunque, e, stando alle rassicurazioni dell’Anas, arriverà un percorso alternativo che dovrebbe facilitare la percorrenza. In merito all’attuale tracciato, poi, l’ufficio stampa di Anas, di fatto riconoscendo la presenza di molte buche e, dunque, di un manto stradale non proprio perfetto, ha reso noto che «Anas ha quasi completato la ripavimentazione locale (quindi non su tutto il tratto in questione, ndr) sulla provinciale, mentre ha iniziato, e completerà a breve, la stessa azione su quelli comunali”. In pratica, Anas sta rattoppando strade non di sua competenza, ma, appunto, si tratta di rattoppi e non di nuovo asfalto su tutto il tragitto alternativo. In merito, poi, ai tempi di abbattimento del viadotto lesionato, l’ufficio stampa ha precisato che «non appena saranno calendarizzati i lavori, verranno resi noti». Insomma, di sicuro c’è solo che quel ponte va abbattuto, ma al momento non si sa quando e, soprattutto, quanto tempo ci vorrà per riconsegnare agli automobilisti il normale tracciato del raccordo Sicignano-Potenza. E la chiamano Basilicata 2.0.