“Ma della Meloni lei che ne pensa?”. Domanda Pinuccio alla sindaca di Genzano, Viviana Cervellino, durante la puntata del 29 ottobre di “Prove di inchiesta” su La7. “Che ha ragione De Luca”, risponde l’esponente del PD. “Che dice De Luca?”, chiede Pinuccio. “Che è na str…a“, specifica la prima cittadina del comune in provincia di Potenza. E così, è scoppiata la polemica tra le fila del centrodestra lucano. Anche il presidente Bardi condanna il linguaggio e i toni usati: “Le parole pronunciate dal primo cittadino sono inopportune. Il dibattito politico, anche quando aspro e su temi divisivi, deve sempre svolgersi entro i confini del rispetto reciproco, specialmente quando si ricoprono ruoli istituzionali”.
"Se la destra lucana insorge per una cosa del genere è preoccupante: fa tanto paura la satira politica? Non sono mancati i commenti sulla sinistra che non sono stati mandati in onda", ha replicato invece la sindaca Cervellino.
M5S: "ATTACCHI SESSISTI CONTRO LA SINDACA"
Nelle ultime ore si sta consumando una vicenda tanto spiacevole quanto inaccettabile perché estranea alla sana dialettica che dovrebbe connotare la politica. Ci riferiamo all’ondata di odio e insulti sessisti che sta colpendo la sindaca di Genzano di Lucania (Potenza), Viviana Cervellino, rea di aver espresso un’opinione colorita sulla premier Giorgia Meloni». Lo scrivono, in una dichiarazione, le consigliere regionali della Basilicata Alessia Araneo e Viviana Verri (M5S), in riferimento alle polemiche nate dopo la messa in onda dell’intervista per la trasmissione de La 7 «Prova d’inchiesta».
«Premesso che riteniamo che dal linguaggio politico andrebbe bandita ogni forma di turpiloquio, anche se detta con significato ironico, all’interno di un programma satirico, come in questo caso - aggiungono le dirigenti pentastellate - non hanno alcuna giustificazione gli attacchi personali che sta subendo la sindaca, sintomo di un imbarbarimento dal quale la politica, tutta, dovrebbe prendere le distanze. Per questo motivo - continuano Araneo e Verri - esprimiamo solidarietà a Viviana Cervellino, auspicando che lo stesso facciano tutti gli esponenti politici, di ogni colore, compresi quanti negli scorsi giorni si sono precipitati a manifestare solidarietà alla premier Meloni, che immaginiamo intenta ad occuparsi di ben altre faccende piuttosto che interessata a beghe di bassa lega, create ad arte».
Secondo le consigliere del M5S, «la ferocia manifestata verso la sindaca di Genzano è inaccettabile: la violenza, in qualsiasi forma essa si esplichi, verbale e non, non deve appartenere a nessuno spazio civile, sia esso sociale sia esso social. E basta accanirsi sul corpo delle donne. Nessuna di noi cerca approvazione o disapprovazione, che qualcuno se ne faccia una ragione. È interessante notare il dispiegamento di forze di esponenti di destra a difesa della presidente Giorgia Meloni: tutti pronti a scrivere un comunicato «per Giorgia» e nessuna parola per l’odio che sta investendo la sindaca Cervellino, che pure ha commesso un errore, a cui ha fatto seguito una reazione sconsiderata. Ah, se solo il centrodestra fosse così solerte nel prendere posizione come lo è quando si tratta di difendere la premier, forse si risolverebbe qualche problema in più per le lucane e per i lucani», concludono Araneo e Verri.



 
						 
									 
																	 
																	 
																	 
																	 
																	 
																	 
																	 
																	 
																	













