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Stellantis, Conte a Melfi: «Una crisi senza precedenti»

 
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Stellantis, Conte a Melfi: «Una crisi senza precedenti»

La situazione dello stabilimento Stellantis di Melfi, e dell’indotto, è stata esaminata oggi da Fiom-Cgil e Uilm in incontri con il leader del M5s, Giuseppe Conte

Lunedì 17 Febbraio 2025, 20:21

MELFI - «Una crisi industriale senza precedenti, per la quale il governo non ha soluzioni, non ha risposte. Questa mattina davanti ai cancelli degli stabilimenti Stellantis di Melfi ho incontrato lavoratori e lavoratrici, molti dei quali in cassa integrazione e senza prospettive, che chiedono solo di poter lavorare e invece sono costretti a recarsi in fabbrica un paio di volte al mese, se va bene. Meloni si è battuta in Europa per spendere più soldi in armi, noi diciamo che un Governo serio lotta per investimenti seri su rilancio industriale e contrasto a carobollette e carovita». Lo afferma con un post su Instagram il leader dei 5 stelle, Giuseppe Conte.

La situazione dello stabilimento Stellantis di Melfi, e dell’indotto, è stata esaminata oggi da Fiom-Cgil e Uilm in incontri con il leader del M5s, Giuseppe Conte.

Cgil e Fiom hanno consegnato a Conte «un documento nel quale si chiedono al governo garanzie occupazionali e salariale per lo stabilimento Stellantis di Melfi e l’indotto. La crisi non possono pagarla i lavoratori. Diciamo basta - è scritto nel documento - alla cassa integrazione e chiediamo garanzie occupazionali e salariali. La Fiom Cgil ritiene necessaria la transizione ecologica e tecnologica, ormai non più rinviabile. È ora che il sistema delle imprese e il governo insieme alle parti sociali creino le condizioni per un vero confronto perché si creino le condizioni anche per il nostro paese di nuove sfide e opportunità, con un’attenzione specifica alle ricadute sul settore automotive».

Anche il segretario regionale della Uil, Vincenzo Tortorelli, ha espresso a Conte «le preoccupazioni legate alle prospettive occupazionali del sito di Melfi, alla luce delle recenti scelte aziendali di Stellantis». Secondo Tortorelli, è necessario «dare risposte alla rassegnazione delle lavoratrici e dei lavoratori, chiedendo garanzie su investimenti, modelli produttivi e livelli occupazionali, in un contesto in cui la transizione verso l'elettrico impone scelte strategiche chiare e condivise. La battaglia per la tutela dei lavoratori di Stellantis e dell’intero comparto ed indotto dell’automotive prosegue, con l'obiettivo di garantire sviluppo e stabilità occupazionale per il territorio».

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