POTENZA - “Ora o mai più”. E’ il motto di Vincenzo Telesca, candidato sindaco a Potenza, con l’appoggio di 5 liste civiche, compresa quella del Pd senza simbolo per le spaccature nel partito.
Consigliere Telesca il centrosinistra si presenta alle comunali frammentato. Perché la scelta di candidarsi a sindaco?
“Perché no? Se si fosse trovata l’unione avrei fatto un passo indietro, nel momento in cui una parte si stacca e l’altra continua a non trovare un accordo sulle persone esistenti, è normale che si vada divisi nella prima parte ma come se fossimo tre compagni che percorrono la stessa strada”
Questa unione era così complicata?
“Il centrosinistra è arrivato frammentato dopo aver provato a trovare una unione. Questo va detto. Questa quadra non è stata trovata perché ci sono stati alcuni che dopo il primo giorno in cui hanno partecipato al tavolo, hanno deciso di non farlo più. Dopo, altre parti hanno cercato di non trovare una soluzione unitaria non con le persone già presenti ma di sostituire tutto. La cosa è sembrata un poco artificiosa ed alla fine si è avuta una sorta di creazione delle primarie. L’8 ed il 9, infatti, ci saranno le primarie del centrosinistra”
Quindi per Lei il ballottaggio sarà risultato delle primarie, considerato che conta di arrivare al ballottaggio?
“Certo! Comunque, noi candidati sindaci del centrosinistra ci siamo incontrati e l’accordo è che chiunque arriverà al ballottaggio avrà il sostegno degli altri due”
Quali sono le priorità di cui ha bisogno Potenza?
“Sono tantissime. In questi cinque anni c’è stata una sorta di blackout. Le priorità sono i servizi essenziali perché il trasporto pubblico locale non funziona. Nel 2019 entra l’era Guarente e da allora sino ad oggi non è mai stato rivisitato, eppure abbiamo bisogno di trasporto pubblico locale perché abbiamo una città che vive problematiche sulla mobilità nel centro storico, per gli studenti, per le contrade verso il centro storico. Inoltre, c’è il non collegamento gomma – scale mobili ed anche quella metropolitana leggera che almeno per un tratto potrebbe essere utilizzata e messa in connessione con le altre alternative. Abbiamo il problema dei rifiuti che dall’epoca Spera non è stato più rivisitato.”
Un tema di cui si discute molto è il centro storico: Lei ci vive cosa gli manca?
“Il centro è stato per molto tempo abbandonato. I commercianti richiedono la presenza in centro di gente. La prima cosa da connettere in modo forte è l’Università: i giovani salgono in centro unicamente per l’evento festivo invece dobbiamo creare una connessione con l’Università. Dobbiamo cercare di portare in tutti i modi possibile il Comune in Centro storico. Il Comune non può stare a Sant’Antonio La Macchia”
Se dovesse essere eletto sindaco quali sarebbero le prime tre cose che farebbe?
“Programmazione, progettazione e accordo con la Pubblica Amministrazione. Comprendere, precisamente, come deve funzionare la macchina amministrativa che è la parte fondamentale della città, che ti permette di portare avanti il disegno politico – amministrativo”
Perché i potentini dovrebbero votarla?
“Perché sono dieci anni che sono consigliere comunale. Conosco la macchina amministrativa e le macchina politica. Conosco perfettamente quali sono i vulnus di questa città ma anche le modalità per risolvere alcune situazioni di questa città”
Dopo il 9 giugno che centrosinistra sarà a Potenza?
“Ritengo che si possa cominciare a ricostruire il centrosinistra che è dilaniato ed io sarei il primo a tenere la mano a tutti affinché di riparta per una prospettiva diversa, anche politica”.