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Basilicata, FdI vuole 2 assessorati: per Bardi i primi problemi

 
Antonella Inciso

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Antonella Inciso

Basilicata, FdI vuole 2 assessorati: per Bardi i primi problemi

Anche Azione e Italia Viva chiedono riconoscimenti in giunta

Domenica 28 Aprile 2024, 12:55

POTENZA - Poche poltrone, molte ambizioni. A quasi una settimana dal voto per il rinnovo del Consiglio regionale il Centrodestra ed il rieletto presidente Vito Bardi sono alle prese con la composizione della Giunta. Un mosaico di non facile definizione se si tiene conto dell’allargamento della maggioranza ad Azione ed ad Italia Viva e di sole sei postazioni, tra Giunta e presidenza del Consiglio regionale, con cui riconoscere i risultati dei diversi schieramenti della coalizione, a cominciare da Fratelli d’Italia che con il 17,39 per cento è il primo partito dell’alleanza di centrodestra. Da tempo il partito della Meloni non nasconde le ambizioni di ottenere tre postazioni (come avvenne nel 2019 quando la Lega superò il 19 per cento ed elesse 6 consiglieri ottenendo due assessorati e la presidenza del Consiglio regionale) ma è evidente che la possibilità che la spunti sono residuali, anche perché il riflesso sarebbe quello di tenere fuori qualche alleato.

E così si fa largo l’ipotesi che i fratelli, con quattro consiglieri eletti, possano puntare a due assessorati, anche se non senza problemi interni considerato che in corsa, oltre al più votato ex presidente del Consiglio, Carmine Cicala, ed all’ex assessore Cosimo Latronico il partito di Meloni potrebbe essere chiamato ad esprimere la “quota rosa”, in questo caso con la neo eletta Maddalena Fazzari. A questo, poi, va aggiunto che l’assessorato porterebbe ad uno scorrimento della lista con l’ingresso in Consiglio di Alessandro Galella per Potenza (alle prese con un possibile ricorso e riconteggio dei voti da parte di Donatella Merra da cui lo separano 11 voti) e di Rocco Leone a Matera. Assessorato anche per Forza Italia con tre consiglieri eletti, che in caso di due poltrone, dovrebbe puntare su due ex assessori: Francesco Cupparo (a cui potrebbe subentrare in Consiglio, Fernando Picerno) e Michele Casino (a cui potrebbe subentrare Gianluca Modarelli). Più semplice, invece, la posizione della Lega che punta su Pasquale Pepe e sull’assessorato alle infrastrutture (forte del ruolo di Matteo Salvini proprio al ministero delle Infrastrutture) e di Azione, che con oltre il 7 per cento ed il ruolo di ago della bilancia per la vittoria, punta ad un assessorato per Marcello Pittella, il consigliere più votato della coalizione.

“Azione ha contribuito, in maniera importante – commenta il segretario regionale Donato Pessolano - non solo con i voti ma anche con una nuova visione all’ampia vittoria della coalizione guidata da Vito Bardi, che ha esattamente i caratteri distintivi di una concezione più moderna ma non liquida della politica, in grado di andare oltre il recinto delle identità e di mettere al centro un programma concreto e le sue applicazioni. Proprio in questa direzione, Azione è pronta a dare il suo contributo, di merito e innovazione, con il solo obiettivo di determinare un cambiamento e fare in modo che i punti programmatici, messi nero su bianco e sottoscritti dal presidente Bardi, non restino su carta ma diventino fatti chiari e ambiziosi”. Il che, considerato che al primo posto dei punti programmatici tra Azione ed il governatore ha la sanità, potrebbe lasciar presagire un’opa proprio sul Dipartimento Sanità. Così con – un’opa – potrebbe essere lanciata da Italia Viva su uno scranno. Se Forza Italia dovesse puntare sulla presidenza del Consiglio regionale una poltrona assessorile potrebbe scattare per Mario Polese o Luca Braia (non eletto a Matera per una manciata di voti). Se, al contrario, ciò non accadesse ad Italia Viva potrebbe toccare la presidenza del Consiglio regionale con l’eletto Polese.

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