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Maratea cerca risorse per restaurare la statua del Cristo Redentore

Maratea cerca risorse per restaurare la statua del Cristo Redentore

 
Antonella Inciso

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Antonella Inciso

Maratea cerca risorse per restaurare la statua del Cristo Redentore

Il Comune prevede la spesa di un milione e batte cassa alla Regione

Lunedì 29 Gennaio 2024, 13:05

MARATEA - Un milione di euro. Sono i fondi che servono per restaurare il Cristo redentore, l’opera monumentale che sovrasta Maratea, la cittadina lucana che si affaccia sul Golfo di Policastro. La cifra è sostanziosa ed il Comune non la ha, così batte cassa alla Regione chiedendole di finanziare i lavori necessari. Voluta del conte Stefano Rivetti di Val Cervo, negli anni Sessanta, nelle ultime settimane la statua è finita al centro dell’attenzione proprio per lo stato in cui versa. Uno stato di degrado che necessita di interventi urgenti, almeno secondo quanto denunciato dal presidente del Cseres, Pietro Simonetti, e poi ripreso da associazioni di imprenditori turistici e di semplici cittadini che, per questo, hanno avviato anche una raccolta firme on line.

La statua del Cristo redentore, quindi, deve essere restaurata. E non solo per sistemare i colpi inferti dal passare del tempo ma anche per risolvere alcune criticità sollevate da un precedente intervento di restauro. Per farlo, però, serve che la Regione stanzi il milione di euro necessario. Il sindaco di Maratea, Daniele Stoppelli, ci spera, forte delle interlocuzioni informali avute con il governo regionale, ma nello stesso tempo aspetta gli atti formali. In particolare, lo stanziamento tra le voci del bilancio. D’altra parte, non è la prima volta che la Regione interviene economicamente per la risistemazione della statua del Cristo redentore. Lo aveva fatto già nel 2014 con uno stanziamento di 350mila euro proprio per risistemare l’opera ideata dall’artista Bruno Innocenti. Il progetto iniziale, però, viene rimodulato ed i lavori ridotti a poco più di 132mila euro. Senza, tra l’altro, ottenere i risultati sperati perché come «documentato dalla Fondazione Cristo redentore di Maratea, in una nota del 2020, negli ultimi anni sono stati effettuati interventi che, seppure spinti dalle buone intenzioni, hanno danneggiato la statua e mutato l’originale aspetto.

Lungo le braccia del Cristo sono stati praticati dei fori ed adesso l’acqua può entrare dove non era previsto corrodendone la struttura. Inoltre, per pulirla, la statua è stata ricoperta di pittura bianca». Insomma, una situazione delicata che ha spinto l’attuale amministrazione comunale a definire un nuovo intervento (che parta dalla sistemazione del sistema parafulmini considerato che negli anni sono stati proprio alcuni fulmini a danneggiare le dita della mano del Cristo) ed a bussare alle casse della Regione per avere i fondi. «Nella consapevolezza della necessità di un intervento puntuale abbiamo chiesto al presidente Bardi un finanziamento dedicato al ripristino del sistema parafulmini della statua ed alla riqualificazione dell’area turistica per porre rimedio alle conseguenze di un intervento messo in atto dalla precedente amministrazione comunale che ad ogni evidenza non è stato utile» sottolinea il sindaco Stoppelli che, però, vuole rassicurare anche sulle condizioni della statua e dell’area circostante. «La statua dal punto di vista statico è perfetta e può essere fruita. Tra l’altro si tratta dell’unica opera d’arte al mondo in movimento perché la gamba sinistra è in avanti e volge le braccia al cielo» conclude il primo cittadino che, proprio in questi giorni, effettuerà con la Soprintendenza un sopralluogo nell’area della statua. E questo perché si tratta di un’opera d’arte che ha segnato e segna la storia non solo di Maratea ma di tutta la Basilicata. Il che spiega l’attenzione che sta montando intorno alle condizioni del monumento del Cristo Redentore.

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