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Potenza, un palazzetto da recuperare: il PalaBasento fuori dall’oblio

 
giovanna Laguardia (Foto Tony Vece)

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giovanna Laguardia (Foto Tony Vece)

Potenza, un palazzetto da recuperare: il PalaBasento fuori dall’oblio

L’acquisizione al patrimonio comunale all’ordine del giorno nel prossimo consiglio. Il Comune ha chiesto alla Regione un intervento straordinario

Mercoledì 20 Dicembre 2023, 12:20

POTENZA - La parabola discendente del PalaBasento di contrada Lavangone sta per terminare. Forse. È all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale «l’acquisizione a titolo gratuito e in piena proprietà al patrimonio indisponibile del Comune di potenza del Centro Polifunzionale per lo spettacolo e lo sport in contrada Lavangone di Potenza e della relativa viabilità con la Ss 658 Potenza-Melfi, dalla Comunità Montana Alto Basento (in liquidazione - Regione Basilicata). Un atto che oltre a rivitalizzare un impianto inaugurato nel 2012 e utilizzato soltanto in maniera sporadica, servirebbe a recuperare spazi per la pratica di sport come la pallacanestro e la pallavolo, di cui si sente un gran bisogno in città.

L’intenzione di procedere con un passaggio di consegne sulla titolarità dell’impianto era stata già manifestata a marzo del 2022 dal liquidatore della Comunità Montana, Domenico Biscione, e dall’assessore comunale al Patrimonio e allo Sport Gianmarco Blasi. Domani, se il Consiglio comunale dovesse votare in tal senso, potrebbe essere l’ultimo atto del procedimento. «I tempi burocratici - spiega l’assessore Blasi - si sono un po’ dilatati anche perché la presenza di pochissimi addetti alla disciolta comunità montana ha reso più complesso il lavoro di ricerca di tutta la documentazione necessaria per il passaggio in carico al Comune. Sul quale si deve esprimere la commissione competente che ha approvato all’unanimità una proposta del consigliere Falotico che chiama in causa la regione Basilicata affinché possa intervenire con propri fondi per il restauro del palazzetto. Ho già provveduto ad inoltrare una specifica richiesta in tal senso alla Regione e sono in attesa di risposta».

Il punto nodale della questione è che il PalaBasento, essendo un impianto estremamente obsoleto come concezione, si è rivelato un impianto altamente energivoro, impossibile da riscaldare se non a prezzo di esborsi economici esorbitanti. La struttura, infatti, venne progettata e finanziata con i fondi della legge 64 nell’ormai lontanissimo 1986, quando il concetto di risparmio energetico era sconosciuto. I lavori sono poi iniziati soltanto sette anni più tardi, nel 1993, interrompendosi anche più volte. Tanto che per arrivare alla inaugurazione ci sono voluti più di venti anni. Nel 2012 il fatidico taglio del nastro. E subito i primi problemi di gestione, per gli eccessivi costi. Tanto più che le maggiori società di basket e pallavolo che avrebbero potuto utilizzarlo erano ormai sparite dalla scena dello sport che conta. Il PalaBasento ha ospitato dunque qualche evento internazionale di basket giovanile e qualche grosso evento di spettacolo, rimanendo però sostanzialmente in abbandono negli ultimi dieci e passa anni. Una struttura che si espande su 5000 metri quadrati, per oltre 3200 posti a sedere, che aspetta ancora di essere recuperata. E resa sostenibile.

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