POTENZA - Una struttura al servizio della città, dei più deboli, di quelli che si trovano in un momento di difficoltà e non hanno la possibilità di provvedere ad un pasto caldo per se e le loro famiglia. Tutto questo ed anche di più rappresenta per la comunità la riapertura della Mensa della Fraternità-Papa Francesco, che proprio ieri, alla presenza del sindaco Mario Guarente e del Vescovo di Potenza Monsignor Ligorio, è tornata operativa nei locali sottostanti la Parrocchia di san Giuseppe Lavoratore di Rione Lucania.
«Non si tratta - ha spiegato il presidente della Cooperativa Multiservice, Sud, Mario Bonavoglia, alla quale la Fondazione Madre Teresa di Calcutta ha affidato la gestione della mensa - di una inaugurazione vera e propria ma della riapertura di una struttura già presente e funzionante nel quartiere dal 1990, chiusa prima per alcuni lavori di ristrutturazione nel locale cucina e poi riaperta grazia ad un finanziamento della Regione e poi richiusa a causa della pandemia, che ha ridotto al minimo i contatti e fermato qualsiasi forma di socializzazione, compresa quella di stare a tavola insieme». Una realtà molto attesa dai residenti di questo quartiere del capoluogo che da sempre ha dimostrato grande sensibilità verso le tematiche legate all’accoglienza e alla solidarietà. Perché questa mensa va proprio in questa direzione come conferma lo stesso Bonavoglia: «Questa nostra struttura - ha spiegato - ha come obiettivo principale quello di venire incontro e di soddisfare le necessità, le esigenze delle persone più svantaggiate e disagiate della città, così come è sempre stato, punto di riferimento per questa particolare tipologia persone. Poi sarà commercialmente aperta a tutti ad un prezzo calmierato per venire incontro alle esigenze di tute le categorie che magari in questo particolare momento si trovano ad affrontare una fase di disagio economico e non possono permettersi un pasto accessibile».
Insomma una doppia valenza come del resto i tempi richiedono anche se anticipare numeri non è compito facile. «Sicuramente saranno numerose le persone che si rivolgeranno alla mensa - ha continuato Bonavoglia - La nostra struttura che per il momento sarà operativa solo a pranzo, può servire oltre cento pasti completi per le due tipologie appena descritte. Siamo in contatto da tempo con Magazzini Sociali, con loro abbiamo un accordo per il recupero delle eccedenze alimentari e loro poi lo smisteranno nelle abitazoni delle persone che necessità di un aiuto. Il nostro obiettivo è quello di sviluppare questa collaborazione ed anche altre con altri soggetti, creando un circolo virtuso che vada in aiuto di chi ha bisogno». Sulla stessa linea il presidente della Fondazione Madre Teresa di Calcutta, Gennaro Curcio che ha sottolineato il valore straordinario di questa riapertura «una struttura che si mette al servizio della città, delle persone semplici, dei poveri delle persone che soffrono. La mensa guarda soprattutto a questo valore straordinario, attraverso una progettualità di alimentazione circolare, che attraverso la cooperativa sarà messa in campo. Noi guardiamo ad un valore che va verso il rispetto e la dignità delle persone. Auspichiamo che sia veramente un servizio per tutta la città».