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Rionero, anziani truffati, costretti a svuotare conti e ipotecare casa: sequestro beni a 3 indagati

Rionero, anziani truffati, costretti a svuotare conti e ipotecare casa: sequestro beni a 3 indagati

 
Redazione online

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Rionero, anziani truffati, costretti a svuotare conti e ipotecare casa: sequestro beni a 3 indagati

Giro di oltre un milione di euro: tutto è nato da una promessa di un buon investimento finanziario

Martedì 17 Gennaio 2023, 14:18

POTENZA - Questa mattina, dopo le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Potenza e condotte dai carabinieri di Rionero in Vulture e dai Finanzieri di Potenza, è stato disposto li sequestro preventivo di somme di denaro e beni per un
ammontare complessivo di oltre 1 milione di euro nei confronti di tre persone di Rionero in Vulture, Mario De Bonis, Rocco Gerardo Barbetta e Vito Veltri, gravemente indiziati di truffa aggravata, circonvenzione di persone incapaci, autoriciclaggio e tentata estorsione ai danni di due anziani coniugi loro concittadini.

Le indagini erano state avviate nel febbraio del 2017, quando un 71enne del posto aveva denunciato di aver subito la sottrazione della quasi totalità del proprio patrimonio a causa di azioni truffaldine. Qualche anno prima, De Bonis gli aveva prospettato l'opportunità di fare degli investimenti finanziari: dopo i primi versamenti, però, con li pretesto di garantire il buon esito della pratica, aveva avanzato ulteriori e sempre più pressanti richieste di denaro, tanto da indurre la vittima, ormai soggiogata e intimorita, a recarsi ogni dieci giorni nel proprio istituto di credito per prelevare cospicue somme di denaro da consegnare puntualmente all'uomo, fino al completo svuotamento del conto corrente. A questo punto l'anziano è stato spinto a chiedere un finanziamento di 12mila euro e successivamente ad accendere, insieme alla moglie invalida ed ammalata, un mutuo ipotecario sulla propria abitazione per oltre 55mila euro, nonché a vendere la propria auto per 2mila euro, tutte somme di denaro percepite poi dagli indagati.

Barbetta sarebbe riuscito a indurre i due anziani coniugi a disporre dei loro beni a favore della moglie, mediante due atti testamentari, con i quali quest'ultima veniva designata erede universale a condizione che la stessa prestasse loro assistenza in vita e provvedesse, in caso di morte, alle relative spese funerarie, circostanze di fatto mai realizzate, neanche a seguito del decesso dell'anziana donna avvenuto nel maggio 2019. Le somme sono state trasferite su conti esteri, intestati a persone non residenti in Italia, e impiegate per l'acquisto di terreni e autovetture o per la costituzione di un'attività commerciale, intestata a un congiunto per non risalire all'illecita provenienza. Sequestrati tutti i conti correnti e rapporti finanziari intestati agli indagati, e i beni, compreso l'intero asse ereditario dell'anziana vittima.

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