È soprattutto straniero e tante sono le prenotazioni last minute in questo scorcio d’estate 2022. Le proiezioni turistiche in regione, per questo mese, non pare soddisfino gli operatori del settore. Il quadro di luglio non è quello che si sperava, dopo la ripresa dello scorso mese. Sono soprattutto gli stranieri a movimentare le presenze nei luoghi d’attrazione lucani, siano essi balneari e lungo gli itinerari storico-artistici ma anche montani. A far girare soprattutto il volano del resto del movimento dei visitatori sarebbero soprattutto le presenze nelle strutture costiere joniche e marateote, che si spingono in escursioni all’interno del territorio. A delinearci la situazione è Michele Martulli, vice presidente Fiavet-Confcommercio Campania e Basilicata che
«Rispetto a quanto il settore dell’accoglienza si aspettava – dice – non ci sono i numeri di presenze auspicati. Alla forte presenza di viaggiatori stranieri, non corrisponde quella dei nostri connazionali. Rispetto al 2021, chiaramente, la percentuale di saturazione delle strutture ricettive è migliore. Pensando a giugno, i risultati sono stati ottimi. Lo possiamo osservare, proprio in proiezione, anche dai dati dei siti di prenotazioni online. Matera, ad esempio, ha avuto tante presenze il mese scorso, in questo entrando nella medie delle altre città italiane, così come evidenziato dall’Enit».
Turismo balneare e culturale sì, ma non va trascurato quello montano, nei Parchi lucani.
«C’è richiesta, infatti, per le zone del Parco del Pollino come anche per l’area del Parco di Gallipoli Cognato, specie con gli attrattori turistici tra Castelmezzano e Pietrapertosa a partire dal Volo dell’Angelo».
Le previsioni per agosto, periodo comunemente legato alle vacanze, che cosa riservano alla Basilicata?
«Le prospettive sono decisamente migliori e, addirittura, la previsione è di un aumento quasi del 50% delle presenze rispetto a luglio. Questo mese potrebbe riservare dei colpi di scena, ad ogni modo, con i cosiddetti last minute, che hanno contribuito a sollevare la media delle presenze di giugno. Speriamo bene, perché da uno studio sempre di Enit sulle mete più ricercate su Google per dove viaggiare in Italia, quelle più ricercate sono in Campania, e la Basilicata, ma anche la Puglia, non sono neppure nelle prime 10 posizioni».
Cosa frenerebbe i viaggiatori?
«Non è secondario il fatto dei rincari specie per i carburanti, che inducono a non affrontare viaggi con mezzi propri specie se lunghi. Una riprova, per così dire, viene dal numero di prenotazioni di voli negli scali aeroportuali più vicini a noi, che fanno immaginare come una parte di quei viaggiatori poi, spesso, sono anche tra coloro che giungono in Basilicata. L’aumento generalizzato dei prezzi, non trascurabile, sta avendo un impatto anche sui tempi di permanenza, per cui non si rinuncia proprio alla vacanza ma ne si riducono magari i giorni. Chi permane di più sul nostro territorio, in particolare visitano Matera quale città d’arte, sono soprattutto americani, tedeschi, belgi, olandesi, francesi».
Martulli riflette, infine, su cosa accadrà dopo l’estate, «quando diminuiranno i flussi turistici e servirebbero delle politiche perché le nostre mete offrano nuovi o altri interessi. Ad esempio, l’Apt ha programmato due grossi eventi, la Borsa internazionale del Turismo delle Origini e “Meet the Best”, rispettivamente, a novembre e dicembre, che porteranno visitatori e operatori d’ogni dove».