POTENZA - 181 nuovi casi positivi al Covid su 1940 tamponi molecolari processati (9,32%): è questo il dato comunicato dalla task force regionale che fa riferimento ai giorni dl 13 e 14 marzo. Negli stessi giorni, purtroppo, è deceduta in Basilicata un'altra persona (a Potenza) e sono state registrate 78 guarigioni di residenti.
Da domani, ricordiamo, la Basilicata passerà dalla zona rossa a quella arancione.
Con questo aggiornamento i lucani attualmente positivi sono 3.898, di cui 3.724 in isolamento domiciliare. Sono 12.789 le persone residenti in Basilicata guarite dall’inizio dell’emergenza sanitaria e 374 quelle decedute.
Le persone attualmente ricoverate nelle strutture ospedaliere lucane sono 174: a Potenza 33 pazienti sono ricoverati nel reparto di Malattie infettive, 32 in Pneumologia, 18 in Medicina d’urgenza, 17 nel reparto di Medicina Interna Covid e 8 in Terapia intensiva dell’ospedale San Carlo; a Matera 37 persone si trovano nel reparto di Malattie infettive, 20 in Pneumologia e 9 in Terapia intensiva dell’ospedale ‘Madonna delle Grazie’.
Dall’inizio dell’emergenza sanitaria sono stati analizzati 260.746 tamponi molecolari, di cui 240.823 sono risultati negativi, e sono state testate 158.614 persone
Sul fronte faccini, intanto, è cominciata stamani la fase di richiamo per gli ultraottantenni di Potenza a cui tre settimane fa è stata somministrata la prima dose di vaccino anti-covid. La campagna vaccinale, organizzata dall’Azienda sanitaria di Potenza, si concluderà, secondo un calendario prestabilito, domenica prossima, 21 marzo: in totale sono oltre quattromila i potentini con più di 80 anni a cui è stata inoculata la prima dose.
La cabina di regia regionale ha decretato, nonostante il passaggio alla zona arancione da domani, la chiusura delle scuole fino al 27 marzo in tutta la Basilicata, ricorrendo all'utilizzo della Didattica digitale a distanza integrata. Ecco la decisione del governatore Bardi.
CGIL: «RT BASILICATA, SERVE PIU' CHIAREZZA» - «Serve trasparenza dei dati e una comunicazione chiara in un momento delicato come quello attuale». Lo sostiene, il segretario generale della Cgil Basilicata, Angelo Summa, riferendosi al passaggio, da domani, da zona rossa ad arancione, «a seguito della rettifica dei dati completata da parte della Regione» per il ricalcolo dell’indice Rt (passato tra venerdì e sabato scorso da 1,53 a 1,06).
Secondo il rappresentante sindacale, «non è possibile che a oggi il nuovo Rt della Basilicata non sia scritto nero su bianco da nessuna parte: documenti ufficiali riportano ancora un Rt all’1,53. Che fine ha fatto la piattaforma? Possibile che i dati vengano passati da una istituzione a un’altra ancora su veline scritte a mano? Tutto ciò - ha sottolineato Summa - è inaccettabile».
«Così come è inaccettabile - ha proseguito - non avere ancora un piano vaccinale regionale aggiornato a quello nazionale, che pone l’obiettivo di vaccinare 500 mila italiani al giorno. Per fare ciò la Basilicata dovrà effettuare almeno cinquemila somministrazioni di vaccino al giorno, dotandosi di almeno 50 punti vaccinali distribuiti su tutto il territorio regionale, oltre ad almeno quattro grandi hub per garantire la massima capacità vaccinale. Non è più pensabile affidarsi alle poche squadre Usca a disposizione, bisogna - ha concluso Summa - utilizzare gli accordi nazionali già fatti per reperire il massimo numero di vaccinatori possibile».
4 COMUNI "ROSSI" FINO AL 21 MARZO - Quattro comuni lucani - Francavilla in Sinni, Latronico, Senise (Potenza) e Montescaglioso (Matera) - saranno in zona rossa fino al 21 marzo. Lo ha reso noto l’ufficio stampa della Giunta regionale della Basilicata (da domani zona arancione), specificando che con l’ordinanza del presidente della Regione, Vito Bardi, sarà disposta «la chiusura delle scuole chiusura di tutti gli istituti di ogni ordine e grado, ad esclusione della scuola dell’infanzia, da martedì 16 a sabato 27 marzo».
Tra le decisioni dall’unità di crisi vi è anche quella presa "di concerto con i sindaci» di tenere «sotto stretta osservazione i comuni di Grottole, Moliterno, Stigliano (Matera), Tursi e Rionero in Vulture (Potenza)».
Durante la riunione dell’Unità di crisi, dopo la comunicazione dei dati sull'emergenza coronavirus da parte del direttore generale del Dipartimento regionale Salute, Ernesto Esposito, i partecipanti «hanno condiviso - è scritto nel comunicato diffuso dall’ufficio stampa della Giunta lucana - la preoccupazione per la curva dei dati e per le tendenze incrementali di positivi e ricoveri, nonostante il tasso di riempimento delle terapie intensive sia nettamente migliore della media nazionale».
Questi dati «hanno spinto l’unità di crisi a immaginare ulteriori restrizioni, rispetto alla zona arancione, su base locale, in particolar modo per quanto riguarda le strutture scolastiche». La chiusure delle scuole, ad esclusione di quelle dell’infanzia, «condivisa dall’unità di crisi, si innesta in un cronoprogramma della campagna vaccinale che prevede la vaccinazione di tutto il personale scolastico entro Pasqua».
IL COMMENTO DI BARDI - «La Basilicata da domani sarà in zona arancione, ma non è possibile in alcun modo abbassare la guardia». Lo ha scritto su facebook il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, secondo il quale «è un momento delicato. Non dobbiamo nascondere le difficoltà e anzi - ha aggiunto il governatore - rinnovo l’appello alla responsabilità: i comportamenti individuali fanno davvero la differenza».
«Il momento - ha ribadito il presidente della Regione - è delicato, l’Aifa ha appena predisposto il blocco di Astrazeneca in tutta Italia e non abbiamo ancora la dotazione di vaccini necessaria. Per questo motivo - ha concluso Bardi - sarà disposta la chiusura di tutti gli istituti di ogni ordine e grado dal giorno martedì 16 a sabato 27 marzo». Successivamente l’ufficio stampa della Giunta regionale ha reso noto che «a integrazione del precedente comunicato stampa si conferma che resteranno aperti solo gli asili nido».