«Vaccinateci!», in Basilicata il coro unanime dei malati rari
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Redazione online
16 Gennaio 2021
POTENZA - Cresce, nelle ultime 24 ore, il numero dei nuovi contagi da Covid in Basilicata. Infatti, a fronte 790 tamponi processati (ieri furono 963), 89 (e fra questi 86 residenti in Basilicata) sono risultati positivi (ieri furono 85). Il tasso di positività è pari all'11,2%
Nella stessa giornata sono decedute 2 persone (1 residente a Rapone e 1 residente in Calabria) e sono state registrate 36 guarigioni. Con questo aggiornamento i lucani attualmente positivi sono 6.665 di cui 6.575 in isolamento domiciliare. Sono 5.132 le persone residenti in Basilicata guarite dall’inizio dell’emergenza sanitaria e 283 quelle decedute residenti.
Le persone attualmente ricoverate nelle strutture ospedaliere lucane sono 90. Dall’inizio dell’emergenza sanitaria sono stati analizzati 199.193 tamponi, di cui 184.497 risultati negativi, e sono state testate 124.764 persone.
TREND CONTAGI IN AUMENTO - «In linea con quanto già rilevato nelle settimane precedenti» in Basilicata (zona gialla dallo scorso 11 gennaio) «la percentuale di incremento del numero dei contagiati al covid» tra l’8 e il 15 gennaio scorso «conferma il trend in incremento pari al 6,33%. E’ questa una delle motivazioni - contenuta nell’ordinanza pubblicata oggi - alla base della decisione del presidente della Regione, Vito Bardi, di confermare la didattica a distanza al 100% per le scuole superiori fino al prossimo 31 gennaio.
L’ultimo Dpcm sull'emergenza prevede che nelle regioni gialle e arancioni, per le superiori, da lunedì 18 gennaio si torni in aula almeno al 50% della presenza, fatte salve ordinanze regionali, come quella emanata oggi dalla Basilicata, che va quindi a confermare la decisione presa da Bardi il 9 gennaio scorso.
In Basilicata l’ultimo giorno tra i banchi per gli studenti delle superiori risale al 2 novembre scorso. Nell’ordinanza firmata dal governatore lucano, viene messo in evidenza anche "il permanere di un apprezzabile numero di focolai nelle case di riposo» e che «l'area ospedaliera registra nell’ultimo periodo (1 dicembre-16 gennaio) l’elevato tasso di occupazione di posti letto covid non di area intensiva».
Nel provvedimento è inoltre definita «inderogabile» la "necessità» di «continuare ad assicurare ogni possibile azione finalizzata a garantire la ripresa in sicurezza delle attività scolastiche, con l’avvio di attività di testing con metodo rapido nelle fasce di età scolastiche», con l’obiettivo di "intercettare eventuali positività preliminarmente alla ripresa delle attività in collettività, nel contesto delle misure ispirate al principio di massima cautela per un settore particolarmente delicato quale quello della scuola».
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