POTENZA - In Basilicata sono i nuovi focolai di coronavirus scoppiati in alcune rsa a creare le maggiori preoccupazioni in un giorno in cui sono stati registrati 156 contagi di persone residenti e altri tre decessi, con il totale delle vittime salito a 274.
Gli altri numeri diffusi dalla task force regionale dicono inoltre che nelle ultime 24 ore sono stati analizzati 1.222 tamponi: ai 156 positivi lucani vanno aggiunti altri 15 residenti altrove. Come il precedente aggiornamento, sono 98 le persone ricoverate con il covid negli ospedali lucani, mentre è sceso da sei a quattro il dato dei posti occupati in terapia intensiva. Con 89 guariti (in totale 4.984), i lucani attualmente positivi sono 6.500 (6.402 in isolamento domiciliare). Dall’inizio dell’epidemia in Basilicata sono stati analizzati 195.667 tamponi, 181.315 dei quali sono risultati negativi e sono state testate 123.222 persone.
Intanto, nelle scorse ore, con la consegna di ulteriori quattromila dosi del preparato Pfizer-Biontech, il totale di quelle consegnate alla Basilicata è diventato 11.805: finora ne sono state inoculate circa cinquemila. Nelle prossime settimana dovrebbero cominciare anche i richiami dei primi vaccinati, nel frattempo i sindacati sottolineano che «occorre con urgenza un piano vaccinale e un piano di assunzioni che metta il nostro servizio sanitario regionale nella condizione di affrontare la più grande campagna vaccinale della storia del nostro Paese». In particolare, in una nota congiunta, i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, Angelo Summa, Enrico Gambardella e Vincenzo Tortorelli, hanno rimarcato che «l'aumento costante dei contagi, specie nelle case di riposo, che restano il maggiore focolaio al momento nella nostra regione, rischia di mettere a repentaglio l'intera campagna vaccinale proprio tra le popolazioni più fragili. Tenuto conto che non si hanno notizie nemmeno della campagna di vaccini antinfluenzali, che sarebbe dovuta riprendere proprio tra dicembre e gennaio secondo le assicurazioni dell’assessore regionale alla Sanità, Rocco Leone - hanno proseguito - siamo fortemente preoccupati per lo scenario che potrebbe presentarsi in Basilicata in caso di una terza ondata. Chiediamo - hanno concluso i rappresentanti sindacali - informazioni chiare e trasparenti da parte delle autorità sanitarie preposte: è a rischio la salute dei lucani».