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Redazione online
23 Novembre 2020
foto Tony Vece
POTENZA - La cittadinanza onoraria di Potenza è stata conferita stamani all’Esercito italiano. La cerimonia si è tenuta nel teatro Stabile del capoluogo lucano: è stata la prima di tante iniziative, ovviamente condizionate dall’emergenza coronavirus, che si terranno in tutta la Basilicata nel giorno del 40/o anniversario del terremoto del 23 novembre 1980.
«Il Comune di Potenza - ha detto il sindaco, Mario Guarente - ha l’onore di conferire la cittadinanza onoraria all’Esercito italiano in segno di gratitudine per l’altissimo senso del dovere e per il nobile spirito di solidarietà dimostrati dal proprio personale fornendo un contributo determinante alla generale opera di soccorso alle popolazioni della nostra regione duramente colpita dalla disastrosa calamità del sisma del 1980».
LE PAROLE DI BARDI - «Sono trascorsi ormai 40 anni dal terremoto del 23 novembre 1980 e tutti noi non possiamo dimenticare quei terribili momenti che portarono morte e distruzione in tanti comuni della Basilicata. Un pensiero a quanti persero la vita». Così il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi.
Il governatore lucano ha poi evidenziato che «il ricordo e la solidarietà fanno parte del nostro modo di essere, non dimenticheremo mai gli uomini dell’Esercito, delle forze dell’ordine e i centinaia di volontari venuti da tutta Italia ad aiutare la nostra terra».
IL COMMENTO DEL MINISTRO LAMORGESE - «Da quella tragedia, e dall’appello del Presidente Pertini, si originò una spinta morale per la ricostruzione e l’invito a risollevarsi e ripartire». Lo ha detto il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese in un videomessaggio insieme al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia e al presidente della Campania Vincenzo De Luca in occasione del 40esimo anniversario del terremoto dell’Irpinia.
Quell'esperienza, ha proseguito la titolare del Viminale rimane «impressa nella memoria di tutti gli italiani. Quelle immagini della televisione in bianco e nero raccontavano la distruzione di interi paesi e l’impegno per salvare le persone sotto le macerie». Tantissime persone, insieme alle istituzioni, furono coinvolte nei soccorsi: forze dell’ordine, Vigili del fuoco, militari e protezione civile «hanno rappresentato un esempio di sacrificio, dedizione e spirito di servizio». E da quel momento, ha aggiunto, «si impose un nuovo modello di protezione civile, che ha assunto negli ultimi anni aspetti sempre più moderni in grado di fronteggiare ogni tipo di emergenza».
Il video messaggio sarà pubblicato alle 19.40 sul sito del Viminale, della Regione Campania e della Provincia di Avellino e diffuso nelle scuole irpine di ogni ordine e grado.
IL RICORDO DI EMILIANO - «Venti anni fa, il 23 novembre 1980 un terremoto sconvolse vaste aree della Campania e della Basilicata, interessando anche molti Comuni della provincia di Foggia. Quel ricordo suscita ancora oggi una profonda emozione per l’immane tragedia che segnò le popolazioni. Furono migliaia le vittime, i feriti, le famiglie che persero la casa costrette a vivere per moltissimo tempo con gravi disagi. Quattordici comuni della provincia di Foggia furono coinvolti in questa tragedia e furono destinatari della grande opera di ricostruzione urbanistica avvenuta negli anni successivi. Non dimentichiamo questo evento, chi ha perso la vita e i loro cari; onoriamo la generosa e incondizionata mobilitazione della comunità nazionale e internazionale; continuiamo a rafforzare la cultura della prevenzione e le politiche per la tutela del territorio». Lo scrive il governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano su facebook, ricordando le distruzioni di quel terremoto. "Tra i volontari che partirono in soccorso c'ero anche io - prosegue -, sono esperienze e sentimenti che porto con me e che ogni volta rivivo con la stessa intensità e commozione di allora».
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