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Dragonara, da decenni senza fogne

 
Giovanna Laguardia

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Giovanna Laguardia

Castello di Dragonara

Il grido d’allarme di alcuni residenti di case a valle della chiesa del Divino Amore e anche alcune utenze di Valle Paradiso. L' allaccio è bloccato per il diniego di Rfi

Domenica 28 Giugno 2020, 11:13

Abitano in zona Dragonara da decenni, ma ancora non possono usufruire della rete fognaria della città e sono costretti ad andare avanti con le fosse biologiche. È il grido di allarme di un gruppo di famiglie che abita a valle della chiesa del Divino Amore e che ha deciso di rivolgersi alla Gazzetta per segnalare uno stato di disagio che ormai perdura da troppo tempo.

«Il problema - spiegano - è che Rete Ferroviaria Italiana non dà il permesso per l’attraversamento del sottopasso ferroviario, e così la rete fognaria realizzata per consentire a circa 60 famiglie della ex contrada Dragonara a valle della chiesa del Divino Amore resta ancora incompleta e le famiglie in questione sono costrette ad andare avanti con le fosse biologiche. Alla medesima rete si sarebbero dovute collegare anche le abitazioni sul versante occidentale di Valle Paradiso. Anche la rete edificata in Contrada Giarrossa e arrivata a contrada Centomani».

Tutte reti che, secondo quanto denunciano i cittadini, «non sono state ultimate in quanto Rete Ferrovie Italiane non ha dato il consenso l'attraversamento del sottopasso della ferrovia per giungere alla condotta fognaria collegata al depuratore».

«L’infrastrutturazione delle case sparse e delle periferie - spiega l’assessore alle Opere Pubbliche Antonio Vigilante - pone sempre una serie di problemi in più rispetto a quelli della cinta urbana in senso più stretto e non certo perché gli abitanti delle contrade siano di serie B. C’è da considerare il fattore economico: i costi in periferia e parlando di case sparse si moltiplicano. In questo caso poi, l’ostacolo principale è l’attraversamento del sottopasso ferroviario, molto complicato sia dal punto di vista tecnico che burocratico-amministrativo».

Vigilante comunque assicura che il miglioramento della qualità della vita in periferia e nelle contrade è sempre tra le priorità dell’amministrazione, come dimostra il fatto che «quest’anno abbiamo investito molto sulla viabilità: circa 900mila euro per la manutenzione».

Sul fronte del collegamento alle fognature, comunque, i cittadini di Dragonara e zone limitrofe si sentono beffati dalla burocrazia. A quanto pare, infatti, in altre zone della città l’attraversamento della ferrovia non sarebbe stato un problema insormontabile.

«Analoga situazione - spiegano - secondo quanto abbiamo avuto modo di apprendere, si è verificata ad Avigliano scalo, soltanto che in questo caso, pur avendo avuto la medesima criticità, la giurisdizione di Rfi di Bari, competente per quell’area, diversamente da quella che interessa le nostre contrade, dipende da Salerno ha ottenuto il permesso per l'attraversamento del sottopasso... Dobbiamo a questo punto pensare che per questioni puramente burocratiche e di competenza territoriale restano incomplete opere per le quali sono stati fatti corposi investimenti pubblici».

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