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Procura senza mezzi Il Pdl va all’attacco

 

Giovedì 02 Settembre 2010, 10:14

02 Febbraio 2016, 22:14

BARI - Suscita polemiche il grido d’allarme lanciato dal procuratore di Bari Laudati sulle carenze d’organico nella magistratura barese. E il centrodestra ne approfitta per puntare l’indice sulle spese della Regione giudicate «sospette» e sulle inchieste rimaste pendenti, diversamente da quanto accade in altre regioni.

Il vicepresidente del consiglio regionale, Nino Marmo (Pdl), ricordando l’inchiesta giudiziaria aperta in Campania e riguardante «10milioni di euro di sprechi di fondi Ue destinati alla cultura da parte di Bassolino in manifestazioni varie» sottolinea il fatto che anche in Puglia «la relazione annuale della Corte dei Conti sull’esercizio finanziario della Regione del 2008» comprovava «analoghi sprechi per l’ammontare di 13,6 milioni di euro per sostenere manifestazioni in gran parte finalizzate all’auto-promozione del governo regionale». 

Nel 2009 «tale sperpero si è moltiplicato - accusa - mentre sono cadute nel vuoto le nostre pubbliche e documentate denunce su autentici pozzi senza fondo come l’Apulia film Commission o il Teatro Pubblico Pugliese, veicoli oscuri di maneggi infiniti in termini sia di clientele, che di risorse finanziarie pubbliche». Per il Pdl, però, suscita dubbi la carenza di mezzi lamentata da Laudati: «in altri tempi - dice Marmo - se noi ci fossimo macchiati di una minima parte di simili sconcezze, i magistrati si sarebbero trovati a frotte, magari in vista di una immancabile candidatura al Parlamento o al Consiglio regionale, con annesso, immediato assessorato».

Parla di «differenza dei trattamenti giudiziari riservati al governo regionale pugliese rispetto a quelli molto più severi che riguardano altre Regioni» anche il consigliere regionale Maurizio Friolo: «siamo sempre in attesa degli sviluppi delle inchieste sanitarie che pare fossero “appena iniziate”, mentre il generale ferragosto ha ancora una volta effettuato spericolati blitz in concorsi, assunzioni, promozioni - ironizza - con buona pace degli impegni assunti sul tavolo del “piano di rientro”». Evidentemente, aggiunge, «non sono bastate nemmeno le documentate bacchettate della Corte dei Conti per solleticare la curiosità di qualche inquirente». Quanto alla carenza d’organico, «i pm si sono trasferiti in massa sui banchi del Parlamento, della Regione e del Comune capoluogo, raggiungendovi trionfalmente gli amatissimi compagni - accusa Friolo - ed ivi proseguendo nella loro missione ideologica di sempre».

Non ci sta alle accuse lanciate sulla Procura il presidento del consiglio regionale Onofrio Introna (Sel): «è inaccettabile che l’organico della Procura sia fermo agli anni ‘80 e soprattutto va corretto, con urgenza. Negli uffici giudiziari baresi, su un contingente già fermo ai livelli di trent’anni fa, pesano i trasferimenti e le aspettative per incarichi politici di altre unità. È una sollecitazione che non possiamo trascurare non lascerò solo il procuratore Laudati, mi farò carico del problema ed assicuro il mio sostegno perché le istanze possano essere portate all’attenzione degli organi statali».

Sulle parole di Laudati si consuma anche la querelle politica tra i finiani e i berlusconiani pugliesi. L’eurodeputato Pdl-Generazione Italia Salvatore Tatarella contrattacca il parlamentare Pdl Onofrio Sisto, che aveva paragonato Laudati al regista Orson Welles perché la sua sarebbe solo una «provocazione intellettuale». «Non vorrei che Sisto somigli al don Ferrante - dice Tatarella - dei “Promessi Sposi”, che nega la possibilità che esista il contagio sulla base di una rigorosa dimostrazione filosofica, ma questo non gli impedisce di prendere la peste bubbonica e di morirne. L’astratto principio costituzionale dell’obbligatorietà del procedimento penale deve fare i conti con la realtà: se le risorse umane e materiali della Procura sono carenti, lo sarà anche la risposta dello Stato al crimine. Riteniamo che l’appello del Procuratore meriti sostegno e per questo i parlamentari di Generazione Italia saranno presto a Bari».

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