Sabato 06 Settembre 2025 | 16:27

Lecce abbraccia Giuliano Sangiorgi: «Bello sentire le vibrazioni di un pubblico amico»

 
Maria Agostinacchio

Reporter:

Maria Agostinacchio

Lecce abbraccia Giuliano Sangiorgi: «Bello sentire le vibrazioni di un pubblico amico»

«Nel libro parlo d'amore con l'emozione di un esordiente»

Martedì 08 Giugno 2021, 09:56

Amore che…“Cercami negli occhi di chi per strada incontrerai. /Sono nei riflessi, fatto in mille pezzi. / Prendine abbastanza, per rifarne uno per te. Senza i miei difetti, senza tutti i miei vizi…”. Ha gli occhi lucidi Giuliano Sangiorgi quando si apre il sipario del Teatro Apollo di Lecce, gli stessi occhi a cui ha dedicato parole e musica, gli stessi occhi protagonisti in questa poesia inserita nel suo ultimo libro “Il tempo di un lento”. E la città, manco a dirlo, domenica ha risposto con il sold out alla presentazione del libro, evento curato dalla libreria Feltrinelli in collaborazione con il Comune di Lecce.
Un dialogo a più voci tra palcoscenico e pubblico dove ai fan si sono mescolati sua madre, i familiari e gli amici della band Negroamaro Danilo Tasco, Lele Spedicato ed Ermanno Carlà. In prima fila il sindaco Carlo Salvemini che ha salutato gli ospiti, gli assessori Fabiana Cicirillo e Paolo Foresio, il presidente della Provincia Stefano Minerva.

Dopo l’introduzione di Valeria de Vitis, “libraia” della Feltrinelli, il giornalista Rosario Tornesello ha dialogato con il leader dei Negramaro. «Sto tremando come se fosse la prima volta – ha esordito emozionato Sangiorgi - Abbiamo fatto tante cose insieme con i miei amici, ma sempre senza pubblico, come a Sanremo con l’omaggio a Lucio Dalla. C’erano milioni di telespettatori, ma mancava la vibrazione della gente. Non siamo più abituati alla facilità e alla bellezza del contatto diretto, ma ce la faremo. E sono felicissimo di essere qui di fronte a voi per parlare di questo libro, che ha tanta musica dentro».
Così la presentazione è proseguita tra applausi, complimenti declamati dal loggione e tanti ricordi che hanno intrecciato la storia dei personaggi del romanzo, Luca e Maria Giulia, alla storia personale di Sangiorgi e a quella degli Italiani, dalla strage sul rapido 904 Napoli-Milano del 23 dicembre 1984 al Festivalbar presentato da Ramona dell’Abate, tutto narrato con il rispetto della scrittura perché «con le parole si esorcizzano le paure e si passa attraverso la vita degli altri» conclude Sangiorgi.
«Un libro strutturato come una canzone - descrive Tornesello - che va letto tutto di fila ma anche un audiolibro, pieno di canzoni».

Tra le pagine musica e parole di Baglioni, Billy Idol, l’omaggio a Dalla e al suo capolavoro “Anna e Marco” che per Sangiorgi fotografia istanti di periferia, emblema della diversità che crea un mondo migliore, e a De Andrè, come nel testo del brano “Amore che torni” dei Negramaro. Attenzione particolare è dedicata alla vita di Miles Davis per cui “Non esistono note sbagliate” perché attraverso la musica si comprende anche la persona.
Su tutto domina l’amore che sconvolge i piani, un sentimento che coincide con il Sud che è origine e fine di tutto, perché le sue radici sono profonde e come per gli alberi più sono salde più in alto voleranno le ali. Ed in questo sud c’è suo padre, scomparso che rivive in lui da quando è diventato padre di Stella, c’è la sua compagna Ilaria e c’è la musica. Sangiorgi legge infine il messaggio di Dodi Battaglia: «Ti stimo molto e i Negramaro sono gli unici del nuovo millenio paragonabili ai Pooh e alla loro storia» e si alza tra il pubblico un applauso alla memoria di Stefano d’Orazio, recentemente scomparso. Perché la musica non finisce con la vita.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)