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Notte italiana con Mr Willer tra eros e delitto

 
Oscar Iarussi

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Oscar Iarussi

Notte italiana  con Mr Willer tra eros e delitto

La giornalista Chicca Maralfa

Il «noir» di Chicca Maralfa

Martedì 04 Maggio 2021, 10:35

11:03

C’è l’aria del nostro tempo bizzarro e paradossale: la pandemia, gli influencer, i no vax, una Milano afflitta dal Covid eppure vivace, gli aperitivi al «Radetzky», i canali in streaming... Ma c’è anche un enigma dissepolto da un altro tempo che balena nelle pagine di un diario ritrovato: una azzurra lontananza, un’adolescenza solare nel Salento rabbuiatasi per la perdita violenta del padre. È Il segreto di Mr Willer, nuovo libro della giornalista barese Chicca Maralfa per le edizioni Les Flâneurs (pp. 272, euro 16,00) che nel 2018 pubblicarono il suo Festa al trullo, commedia nera e per certi versi «profetica» sulla deriva grottesca della Puglia modaiola.
Stavolta il noir è più rotondo grazie a una geometria narrativa al servizio del genere, intorno a un protagonista quarantenne dalla esorbitante e fatale sensualità. Provocatorio e spavaldo nella conduzione di un canale su Twitch che si chiama «Babilonia» e vanta ben quattro milioni di follower, Mr Willer, al secolo Riccardo Perrone originario di Taviano, calamita tutto il morboso e il perverso in circolazione. Anzi, egli è fiero di suscitare rabbie, minacce, lusinghe, appetiti erotici, quando inveisce contro i gay o gli scettici sui vaccini, mitraglia giudizi nelle chat, si concede a bellissime signore in fuga dalla noia coniugale o in cerca di emozioni forti. Uno scenario appestato dall’individualismo, ovvero orfano di scelte collettive: «Ma sì, se pensate che non ci sono più le grandi contrapposizioni politiche, creiamo nuovi blocchi: fra scienza e legge, carnivori e vegetariani. La storia ormai gira così».
Come si vede, ricorrono nel testo alcuni degli ingredienti del cosiddetto hard boiled, variante ferina del poliziesco americano canonizzata da Hammett e Chandler negli anni ’20-30 del Novecento: il virilista solitario dall’esistenza tumultuosa, le dark lady affascinanti e pericolose, il lessico gergale di un determinato ambiente (in questo caso, la cerchia o bolla mediatica), un’aura di sconfitta che rubrica la parola «destino» nelle pagine della cronaca. Già, parliamo del destino che conduce in piena notte Mr Willer nel garage del residence di lusso in cui vive, dove verrà ritrovato senza vita, legato al posto di guida della sua Lancia Aurelia, denudato e con un pezzo di salame Finocchiona nella gola.
Maralfa ha mano felice nell’aggiornare e impastare il magma pulp delle passioni, guidata dai gusti musicali in rock dichiarati fra le righe (Matt Berninger, cantante dei The National, o i Fuzztones). E riserva una sensibilità particolare per personaggi femminili non propriamente «minori»: le sorelle gemelle Sofia e Clara vicinissime a Riccardo in un torbido intreccio (Sofia è la sua ex moglie), la madre di quest’ultimo, il medico legale Maria Antonietta Belfiore inquieta e in cerca di un amore pulito. Ma a sorprendere nella trama è soprattutto il rilievo che via via assume l’ideale antagonista di Mr Willer, il pubblico ministero della Procura milanese Roberto Natali, a sua volta reduce da un’esperienza giovanile a Lecce, sposato con Clara e attratto dalla Belfiore.
È Natali l’autentico detective del libro, antieroico perché dimesso semplice onesto, laddove l’ex cognato influencer sembrerebbe modellato su un dannunzianesimo digitale. Sarà il pm Natali a sbrogliare «il segreto di Mr Willer», nonostante le ritrosie dovute al coinvolgimento della moglie che era in casa della vittima poco prima che si consumasse il delitto... «Mentre Clara respira più forte, Roberto esce dal portone. Sa bene che il suo intervento, e ciò che ne scaturirà dopo in fase processuale, sarà l’ennesima mossa non risolutiva. Anche se riuscirà ad associare un articolo del codice penale a questa ulteriore sconfitta della vita, ci sarà prima o poi un’altra nottata che lo metterà di fronte allo stesso drammatico interrogativo. Perché la gente ammazza con tanta facilità? Perché la morte deve necessariamente coincidere con la pietra tombale di una storia?».
Nella metaforica «notte in Italia» del noir di Chicca Maralfa, su cui altro non possiamo dire senza spoilerare, l’esorcismo dei mostri viene dal passato e un po’ di luce dalla pacata coscienza di un giudice ormai controvoglia.

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