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Enrica Simonetti
22 Gennaio 2021
Evviva! Ieri si sono riaperte le porte delle Gallerie degli Uffizi: 800 visitatori nel museo dei capolavori. E tra questi molti fiorentini, che hanno voluto varcare i cancelli di un luogo che ben conoscono, anche per «testimoniare» l'attaccamento alla cultura e alla città, quasi una fase nuova post-lockdown. Ma se, la Puglia dovesse diventare «gialla», sorgerebbe un «giallo»: riapriamo i musei e i castelli? Sì, e le biglietterie dove sono finite?
La buona notizia, si potrebbe ironizzare, è che si entrerà ovunque gratis o almeno sarà così nei sei siti importantissimi per i quali è stata da mesi annullata la proroga del servizio di biglietteria. Un atto compiuto per autotutela dall'ex dirigente Mariastella Margozzi, come spiega l'attuale dirigente delegata della Direzione regionale dei Musei di Puglia, Angela Ciancio. Le abbiamo chiesto lumi e la storica dell'arte che adesso guida la direzione, praticamente in delega del prof. Massimo Osanna (direttore generale dei musei italiani), ci ha messo di fronte alla realtà: castelli e musei hanno tanta voglia di essere riaperti, ma se dovesse accadere, i problemi non saranno pochi. Dalle biglietterie assenti al personale mancante, dalla custodia ai concorsi rinviati. Insomma, un pandemonio oltre la pandemia.
Partiamo dal caso biglietterie: la proroga del servizio era stata decisa ad agosto e sarebbe durata 18 mesi. Fatto sta che visto che esistevano inadempienze del concessionario, anche per i pagamenti e visto che i musei erano comunque chiusi, nel novembre 2020 si è deciso l'annullamento e quindi niente più biglietterie. Il problema non è sentito nell'immediato, ma è un «bubbone» che scoppierà con le aperture.
Il concessionario ha presentato ricorso al Tar e quindi ci saranno pareri e carte con l'Avvocatura dello Stato, ma nel frattempo di biglietti non se ne parla. Se dovessero riaprire i siti, porte aperte a tutti?
Il problema riguarda Castel del Monte, il castello di Trani, il castello svevo di Bari, Monte Sannace a Gioia del Colle e il parco archeologico di Egnazia. Altri siti hanno ingressi già gratuiti, ad esempio Altamura, Museo Jatta, Siponto e altri ancora. Mentre analoga situazione dell'addio biglietterie ci sarebbe anche al MarTa di Taranto.
La concessione era stata data da tempo a Novapulia, poi diventata Agorasophia e ora i tempi per risolvere il problema potrebbero essere lunghi.
«Abbiamo già chiesto al Ministero una soluzione – sottolinea Angela Ciancio – e sappiamo che questa è allo studio. Nei primi giorni di gennaio lo stesso direttore Massimo Osanna è stato a Bari e conosce il problema, del quale si sta occupando. Ma il caso è urgente e molto grave: noi non abbiamo personale da poter impiegare in caso per le biglietterie e i tempi di una nuova gara non sarebbero brevi».
Ma poi c'è anche il caso del personale pensionato. In questi mesi sono andati via tanti tantissimi dipendenti. Il personale – spiega la direttrice Ciancio – è sottodimensionato al castello di Bari, a Castel del Monte e in tanti altri siti. «I concorsi sono fermi, anche quello per i custodi è stato bloccato per ovvie ragioni, ma abbiamo bisogno che il Ministero ci aiuti. Noi assicuriamo comunque i servizi essenziali, ci mancherebbe. Stiamo proseguendo lavori in alcuni cantieri così come si sta andando avanti per il nuovo museo a Egnazia. Ma il dramma personale è serio».
Le stanze vuote dei castelli pugliesi non vedono l'ora di riempirsi, come gli Uffizi. Ad esempio è stata già organizzata a Bari una grande mostra al castello svevo in cui saranno esposti pezzi del Museo Jatta, ma si farà appena le porte potranno riaprirsi. Con o senza biglietto d'ingresso?
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