Il prossimo 20 febbraio M.e.r.l.o.t., nome d’arte del cantautore lucano Manuel Schiavone, festeggerà appena 23 anni. L’auspicio è che l’artista di Grassano, in provincia di Matera, possa ricevere in anticipo un importante regalo: la partecipazione nella sezione Nuove Proposte al festival di Sanremo 2021. M.e.r.l.o.t., infatti, è tra i dieci finalisti del contest Rai «AmaSanremo», con il brano Sette volte (Virgin Records-Universal Music Italia), singolo disponibile da venerdì scorso su tutte le piattaforme digitali.
L’ultima puntata del contest condotto da Amadeus, andrà in onda giovedì 17 in prima serata su Rai1 e, alla fine del programma, saranno scelti i sei giovani artisti che, insieme 2 artisti provenienti dalla selezione di Area Sanremo, formeranno gli otto partecipanti alle Nuove Proposte del festival 2021, il cui vincitore sarà proclamato il 5 marzo nella penultima serata di Sanremo.
«Non mi aspettavo questo risultato – commenta M.e.r.l.o.t.-, anche perché sono di natura negativo. Sono comunque contento di essere arrivato tra i finalisti del contest e di esibirmi sull’importante palco dell’Ariston che ti dà tanta visibilità. Per me è già un traguardo partecipare alla finale del contest, se poi dovessi andare avanti sarà il più bel regalo del mio compleanno».
M.e.r.l.o.t. muove i primi passi artistici tre anni fa, quando decise di trasferirsi a Bologna per frequentare la Facoltà di Ingegneria Ambientale. Qui, passando dalle sonorità acustiche a quelle elettroniche con l’aiuto di Eyem, riesce a produrre i primi pezzi e con il suo singolo d’esordio Ventitrè raggiunge in poco tempo quasi cinque milioni di stream, consacrandosi come rivelazione Spotify. A questo punto M.e.r.l.o.t., decisamente restio nel riconoscere il suo talento, non può che assecondarlo e seguire definitivamente il suo istinto artistico.
Pubblica così il suo secondo singolo dal titolo Signorina, un brano dalle sonorità solari e positive. Con il debutto per la prestigiosa etichetta Virgin Records, M.e.r.l.o.t. pubblica il brano Sparami nel Petto, che raggiunge oltre 1 milione di stream su Spotify. Prodotta insieme ad Alex D’errico e Matteo Cantaluppi, Sette volte presenta un suono di chitarre elettriche graffianti, una melodia positiva in contrasto a parole malinconiche. «Quando ho iniziato questo percorso artistico – conclude M.e.r.l.o.t.-, mi sono ispirato alla scena indipendente italiana, ad artisti come Gazzelle e Calcutta. Grazie a loro ho capito che si può fare musica anche senza avere una grandissima voce: l’importante è quello che dici, non come lo dici».