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Il sosia pisticcese alla serata che ricorda Lucio Dalla

 
MICHELE SELVAGGI

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MICHELE SELVAGGI

Il sosia pisticcese alla serata che ricorda Dalla

L’8 luglio a Bologna lo spettacolo in omaggio al cantautore. L’invitato speciale sarà Vito D’eri

Lunedì 06 Luglio 2020, 09:59

Tra un bolognese doc e un pisticcese, altrettanto doc, una somiglianza impressionante. Due gocce d’acqua. Parliamo di Lucio Dalla e del simpatico impresario pisticcese del colore Vito D’eri. La loro somiglianza ha fatto storia e la città di Bologna li ricorda parecchie volte insieme. L’8 luglio la città petroniana con una serata particolare in ricordo di Dalla e con Deri che non poteva certo mancare come invitato speciaale. I due si conoscevano dal 12 agaosto del 1991.

«Non lo dimenticherò mai. Lucio – racconta Vito – era a Policoro per uno spettacolo e quando tra la folla mi nota, mi guarda, scuote la testa e poi si fa una grande risata invitandomi sul palco e abbracciandomi. Da allora, è nata un’amicizia che mi ha onorato profondamente».

Tanti gli episodi che in quasi 4 lustri hanno caratterizzato questo legame: «Una volta ad Ascoli, al Festivalbar – racconta Vito – fece uscire sul palco prima me col gruppo delle coriste, poi, quando entrò lui, il pubblico capì che si trattava di un sosia perfetto e si divertì tanto. Non vi dico poi come mi presentò e quante ovazioni quella sera mi sono prese».

Vito, un tipo simpatico e spigliato, sposato e padre di due figlie, vive a Bologna da circa 40 anni dove, sempre con Dalla, si è esibito in importanti trasmissioni televisive come “La bella e la bestia” e la “Notte degli Angeli” in piazza 8 Agosto insieme a Gianni Morandi. «Una volta – racconta ancora Vito – Lucio volle fare uno scherzo a Giuseppe Gazzoni (storico presidente del Bologna, ndr) con il quale doveva andare a pranzo al ristorante Diana. “Scambiamoci i cappotti”, mi dice, e ci incamminiamo fianco a fianco lungo viale Indipendenza dove un gruppo di giovani ferma me che indossavo la pelliccia di Dalla per chiedere autografi. Al ristorante, Lucio mi manda avanti nascondendosi dietro le colonne. Gazzoni, prima mi chiede qualcosa, poi mi guarda attentamente e dice: “Ci stavo per cascare. Questo è uno scherzo di Lucio. Tu sei il numero 2, ma non è facile distinguervi”. Ovviamente, la forte somiglianza ha creato a volte equivoco e imbarazzo come quando, in piazza Maggiore, Vito incontra Fiorello che fa: ”Lucio non saluti ?” e un’altra volta durante la trasmissione “La bella e la bestia”, Zucchero che chiedeva a Vito chi doveva cantare per primo, senza dimenticare poi la battuta di Lino Banfi: “Come bruttezza, siete davvero uguali”.

Vitone, come amichevolmente lo chiamava Lucio, viene a Pisticci l’estate di ogni anno e quando ritornava a Bologna portava sempre un pensierino a Lucio, magari una cassetta dell’amaro che a lui piaceva tanto o un po’ di salame creato dalle mani di mamma Maddalena, che Lucio ha voluto conoscere personalmente.

L’8 luglio a Bologna, lo spettacolo: “DALLA finestra di LUCIO”, per ricordare il grande cantante amato in tutto il mondo. Sotto la direzione di Rod Mannara, tanti artisti presenti, come Cristiano Cremonini in arte Cris, La Torre, Sara6, Giorgio Mannara, Giorgio Santisi, Damiano Trevisan, Marcello Romeo, Sofia Mehiel, Viva il Rei, Jo Brown, Kevin Crime, Marsala, Bolletz, Gabriele Vaccargiu e, naturalmente, il pisticcese Vito D’Eri che il suo grande amico Lucio guarderà divertito. Da lassù.

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