Lunedì 08 Settembre 2025 | 03:10

«Bocconi avvelenati
contro i randagi»
Allarme a Policoro

 
bocconi avvelenati

Il sindaco: «Chiunque cagioni una lesione ad un animale o lo sottopone a sevizie è punito con la reclusione da 3 mesi a 18 mesi o con la multa da 5.000 euro a 30.000 euro»

Giovedì 08 Febbraio 2018, 11:56

POLICORO - «La civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali». Con questa frase del Mahatma Gandhi il sindaco Enrico Mascia ha lanciato l’allarme dalla sua pagina Facebook: «Attenzione: bocconi avvelenati per i nostri animali domestici».

Nel testo si legge: «Abbiamo saputo dal veterinario specialista Filippo Miraglia della presenza di esche sotto forma di pezzi di cibo (pane, focaccia, carne) sparse nella zona delimitata dalle vie Agrigento, Forlì, Rotondella, Massimo D’Azeglio. Al momento risultano avvelenati 6 cani padronali (ma lo specialista da noi interpellato ha parlato di un aumento nelle ultime ore degli animali intossicati, 13, per fortuna salvati, ndr), ma la vicenda potrebbe avere una portata maggiore considerando i randagi (cani e gatti) che praticano l’area al confine con il secondo piano di zona». Area da cui i randagi sarebbero spariti.

Il primo cittadino ha anche fornito utili consigli: «Tenere i cani al guinzaglio; evitare di far uscire cani e gatti da soli; portare con sè in una bottiglia acqua e sale da somministrare all’animale qualora ci si accorga che abbia ingerito qualcosa per strada. Il tutto serve per indurre il vomito impedendo alla sostanza tossica di essere assimilata. Acqua e sale vanno somministrati immediatamente prima ancora di contattare il veterinario».

Mascia, infine, ha ricordato che, per il codice penale «chiunque cagioni una lesione ad un animale o lo sottopone a sevizie o a comportamenti o fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da 3 mesi a 18 mesi o con la multa da 5.000 euro a 30.000 euro. La stessa pena si applica a chiunque somministrati agli animali sostanze stupefacenti o vietate o li sottoponga a trattamenti che procurano un danno alla loro salute». [fi.me.]

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)