MATERA - Negli ultimi giorni il quadro politico materano in vista delle elezioni amministrative del 25 e 26 maggio ha subito degli scossoni, tra cambi di squadra e passi indietro su candidature già annunciate che hanno portato ad un allargamento degli schieramenti già in campo.
In questo scenario, l’intesa tra il candidato sindaco della coalizione di centrodestra Antonio Nicoletti e Francesco Saverio Acito sostenuto dalla lista civica Per Matera capitale e dall’Udc confluiti all’interno della coalizione composta da Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega, e con la lista del sindaco e Io Sud a supporto.
Anche per Volt Matera cambio di rotta, con il pieno sostegno alla candidatura di Roberto Cifarelli, il consigliere regionale del Partito democratico, vincitore delle primarie open city promosse dal gruppo Giovani per Matera.
“Con Cifarelli una visione condivisa e partecipata per “Matera da grande“- hanno scritto in una nota- Una decisione maturata in un momento cruciale per la città, che si trova a dover superare anni di inadeguatezza politica, stasi amministrativa e mancanza di visione. In questo contesto, Volt ha scelto di affiancare Cifarelli, riconoscendone la capacità di ascolto, la visione concreta e la volontà di costruire insieme un percorso partecipato e condiviso con tutte le componenti vive della città”.
Una intesa che ha portato ad un ulteriore ampliamento della coalizione riformatrice, guidata da Cifarelli, dopo l’ingresso del Psi nei giorni scorsi, e oggi composta da Nicola Casino (Matera 2030), Adriana Violetto (Azione), Cinzia Scarciolla (+Europa) Paolo Grieco (presidente dell’associazione Amici del borgo La Martella) e Matera nel cuore.
Prosegue la sua corsa Luca Prisco candidato sindaco con la lista «Democrazia materana», che per il 27 aprile ha indetto il Mo basta day, un comizio pubblico che si terrà in piazza San Giovanni.
Situazione difficile e complessa nel centrosinistra, dopo l’annuncio del candidato sindaco Vincenzo Santochirico di Progetto comune. Candidatura sostenuta da Pd, M5s, Avs e Progetto comune, lanciata lunedì scorso e subito contestata da parte del Circolo Pd di Matera che ha chiesto “chiarezza, trasparenza e rispetto delle regole democratiche”. “Non ci risulta che tale scelta sia passata al vaglio di un qualsivoglia organismo dirigente del Pd, né cittadino né provinciale né regionale né nazionale che avrebbe dovuto valutare e soppesare proposte che innanzitutto evitassero la svendita del Partito a chi ha lavorato da 15 anni a questa parte per la sua distruzione- ha scritto in una nota il segretario cittadino del Partito democratico Luigi Gravela- sto lavorando insieme ai rappresentanti locali e a tutto il gruppo dirigente per difendere la legittimità dei percorsi democratici interni al partito, e per affermare con chiarezza che le decisioni sulla guida politica della città non possono essere prese fuori dalle sedi ufficiali e senza il coinvolgimento della comunità politica materana. Auspichiamo che la direzione nazionale del partito si esprima su Matera nelle sedi opportune, ascoltando il territorio e non ignorandolo”.
Ieri la questione Matera è stata al centro del tavolo nazionale. Nelle prossime ore si farà chiarezza anche all’interno dello schieramento per decidere quale strada seguire. Che si vada verso il liberi tutti? Non è ancora chiaro. Ma in quel caso, pare che il M5S sia già pronto a proseguire da solo schierando come candidato sindaco Domenico Bennardi.