MATERA - Dal ripristino dell’ufficio Sassi alla chiusura della discarica di La Martella, ed ancora sanità, sport, disabilità, mobilità con l’istituzione di una task force comunale, fino al grande progetto culturale Matera 2030. Luca Prisco, 49 anni, operatore turistico e organizzatore di grandi eventi, tra cui il Presepe Vivente nei Sassi e il Cinespettacolo “La Storia Bandita” nel Parco della Grancia a Brindisi Montagna, ieri dal palco del cineteatro Guerrieri in piazza Vittorio Veneto, ha lanciato ufficialmente la sua candidatura a sindaco della città dei Sassi, con la lista civica Democrazia materana.
Diversi i temi affrontati in quella che definisce più che un programma, la sua “visione politica” per i prossimi 5 anni, studiata a tavolino e pensata per il rilancio di “una città che oggi ha bisogno di fare un salto in avanti”, anche “rinsaldando quella frattura che si è venuta a creare tra la società civile e chi governa”. Partendo dal suo motto: “il sindaco rappresenta e tutela la propria comunità che viene messa al primo posto”, Prisco ha illustrato i punti del suo progetto politico che prevedono la chiusura definitiva della discarica di La Martella, e la conseguente apertura di un’area dedicata all’impianto di pannelli fotovoltaici, un termovalorizzatore di ultima generazione che abbracci altri comuni, per ottenere infine tre benefici: produzione di calore, riduzione di due terzi della Tari, e infine la creazione di posti di lavoro. Sul piano della mobilità, Prisco ha parlato dell’utilizzo di fondi derivanti dalle multe, oltre un milione di euro da impiegare nella manutenzione annuale delle strade e nell’istituzione di una task force del Comune composta da 4 soggetti: due geometri, un vigile urbano e un ragioniere, con un numero verde per il pronto intervento. Per quanto riguarda le periferie, la proposta è dare maggiore forza ai Comitati di quartiere, ai quali sarà assegnato un immobile comunale con l’impegno di sistemarlo e di aprire il quartiere anche in ambito solidale. Le spese saranno a carico del comitato con un contributo annuale da parte del Comune. Stesso discorso in ambito sportivo, con l’assegnazione dei 30-40 campetti di calcio abbandonati nei quartieri, alle associazioni sportive che dovranno gestirli con l’impegno di lasciare il “campetto sospeso” a chi non può permetterselo e con un occhio anche allo sport per disabili. Istituzione dell’Ufficio Europa e il ripristino dell’ Ufficio Sassi, altro obiettivo, con un dirigente ad hoc, e una squadra di lavoro composta per il 50% da nuove leve.
Ultimo punto il programma culturale. “La mia visione porta un titolo, esposizione universale, Matera 2030 il sogno, un programma che prevede l’apertura di due grandi mostre di respiro internazionale all’anno, una al chiuso e una per le strade della città. Dieci grandi eventi culturali- turistici: dal luglio materano al Women’s fiction festival, al minibasket in piazza, a Materadio, fino al carnevale che- spiega- si articolerà in due momenti: uno per i materani con le mattinate e l’altro invece sarà di carattere prettamente turistico, con il raduno delle maschere del carnevali lucani nei Sassi, nel primo week end di marzo. Un grande evento di maschere, musiche e prodotti enogastronomici, e un modo per creare un primo appuntamento importante in città. Infine, la realizzazione della maschera della città dei Sassi : Brunachio dai nomi Bruna ed Eustachio, tipici di Matera, su cui verrà lanciato un concorso di idee”.