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Matera ricorda l’architetto Mattia Antonio Acito, l'intellettuale che trasformò il volto della città dei Sassi

 
Carmela Cosentino

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Carmela Cosentino

Matera ricorda l’architetto Mattia Antonio Acito, l'intellettuale che trasformò il volto della città dei Sassi

Un intellettuale, un visionario che ha saputo guardare in prospettiva, partendo da idee e intuizioni poi tradotte in progetti

Mercoledì 19 Giugno 2024, 14:48

MATERA - E’ stata una figura centrale nel percorso di sviluppo e di rilancio sulla scena internazionale del patrimonio storico- artistico della città dei Sassi. Parliamo dell’architetto Mattia Antonio Acito, per tutti «Tonio», scomparso prematuramente lo scorso anno all’età di 66 anni. Un intellettuale, un visionario che ha saputo guardare in prospettiva, partendo da idee e intuizioni poi tradotte in progetti che hanno trasformato il volto della città dei Sassi. Il Palombaro lungo in piazza Vittorio Veneto ne è un esempio concreto. Un luogo altamente suggestivo, scoperto durante un sopralluogo nel 1991. Il progetto e poi l’avvio dei lavori fino al completamento della struttura, edificata nel XVI secolo, divenuta orami tappa obbligata per chi intende scoprire il fascino misterioso della Matera sotterranea.

Un luogo che dallo scorso anno porta il suo nome, grazie a una petizione lanciata dall’amico e socio Alberto Giordano, che ha permesso di raccogliere oltre 2mila firme, con adesioni non solo nella città dei Sassi, ma anche da Roma, Udine, Bologna, Parigi e Sydney. Una dimostrazione di effetto nei confronti di un professionista vincitore di numerosi premi, che ha lavorato alla realizzazione di progetti importanti in Cina, a Cuba, negli Stati Uniti, in Russia e nel Montenegro. A Matera il suo nome è legato alla riqualificazione della Cava del Sole, ad interventi di restauro nei Sassi e nelle Chiese Rupestri e alle Monacelle di cui si celebrano quest’anno i venticinque anni dalla realizzazione del recupero e ristrutturazione del complesso progettato dall’architetto in occasione del Giubileo del 2000, e che questa sera, sarà lo scenario dell’ incontro “Una serata per Tonio”.

Testimonianze di amici e colleghi, immagini e video tratti dall’archivio storico di Trm, racconteranno il contributo dato alla città da “un professionista- ha detto Alberto Giordano tra i promotori della serata- che ci ha lasciato in eredità non solo un’idea di città che basandosi sull’antico guarda al nuovo e al moderno, ma ha lasciato anche a chi fa questa professione, un messaggio importante: essere curiosi per capire meglio il nostro passato, interpretarlo fino a farlo diventare qualcosa di nuovo. E le sue opere ne sono un esempio”. Si parlerà dunque del rapporto dell’architetto con Matera, “dell’iniziativa del Carnevale nei Sassi realizzata con Angelo Tosto, si racconterà il suo lavoro con immagini e video e attraverso le testimonianze del fratello Saverio Acito, di Salvatore Adduce, di Rita Orlando, della moglie Silvia Padula, dei figli e di Luigi Acito. Si ricorderà il ruolo che Tonio ha avuto nella costruzione del percorso che ha portato Matera ad ottenere il titolo di Capitale europea della cultura nel 2019 e l’ importante lavoro fatto sulla Cava del Sole”. Una serata che si muove tra passato e visioni per il futuro, partendo dall’importante contributo che l’architetto ha dato a questa città. L’appuntamento è oggi alle 21 sulla Terrazza del complesso Le Monacelle.

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