Un polo logistico in Val Basento. Un polo che consenta di inserire il territorio lucano, e di conseguenza la Zona economica speciale, nel Corridoio V che collega il Mediterraneo con l’area Scandinava.
È un progetto articolato quello che riguarda la Val Basento e l’area di Ferrandina in particolare. Un programma fortemente voluto dalla Regione Basilicata che collegandolo al retroporto di Taranto ed all’aeroporto di Pisticci punta a farlo diventare un punto intermodale fondamentale non solo per il territorio lucano ma per l’intero Mezzogiorno.
E questo spiega perché il polo logistico della Val Basento sia stato candidato, in questi giorni, dalla Regione Basilicata tra le opere strategiche da finanziare con i fondi Fsc.
Il progetto prevede la riattivazione, l’ammodernamento e l’ampliamento delle aste principali e secondarie che costituiscono la rete ferroviaria dell’area industriale della Val Basento, istituita recentemente dal Ministero come zona franca doganale, all’interno della Zona economica speciale, ponendola come snodo naturale di collegamento con il porto di Taranto.
In questo modo – secondo quella che è l’idea della Regione e del Comune di Ferrandina – si potrà dotare l’area industriale della Val Basento di una infrastruttura ferroviaria adeguata che consenta il collegamento con la rete ferroviaria RFI. Insomma, la riattivazione della rete ferroviaria della zona industriale del Materano consentirà di connettersi con l’Alta Velocità e con tutte le tratte di collegamento ferroviario che dal Sud porteranno al Nord.
Il progetto prevede, infatti, che l’area diventi una vera e propria banchina estesa e retroportuale del Porto di Taranto, con possibilità di collegamento anche con la vicina pista Mattei. Il che permetterà al polo logistico della Val Basento di assumere un ruolo strategico sul fronte della logistica, anche attraverso la realizzazione di una piattaforma dedicata.
Venticinque i milioni di euro che saranno stanziati per l’iniziativa e che saranno legati alla programmazione dei fondi Fsc.
“C’è una forte attenzione da parte del Governo regionale alla Val Basento – sottolinea l’assessore regionale alle Attività Produttive, Michele Casino – Con il punto intermodale che si collega all’aeroporto di Pisticci ed al retroporto di Taranto si potrà puntare concretamente allo sviluppo di questa area”. Insomma, la volontà regionale ad andare avanti nel progetto c’è. E ci sono anche i finanziamenti che potrebbero essere uniti ad altri fondi, soprattutto se si considera che l’obiettivo ambizioso è quello di inserire, attraverso il polo logistico, il territorio lucano nel corridoio scandinavo – mediterraneo. In questa prospettiva il Piano nazionale di ripartenza e resilienza ha previsto 630 milioni di euro in investimenti infrastrutturali per il collegamento della Zes (zone economiche speciali, ndr) con le reti trans-europee e un miliardo e duecentomila euro da destinare ad interventi da realizzare sui principali porti del Mezzogiorno.
Il progetto messo in campo dalla Regione Basilicata, inoltre, dovrebbe rientrare in un programma più ampio che riguarda l’area della Val Basento con una serie di interventi sul fronte infrastrutturale. Un programma articolato che potrebbero rappresentare la chiave di volta per far diventare l’area del Materano in particolare e quella della Basilicata più in generale, grazie alla vicinanza al retroporto di Taranto, centrali nei collegamenti tra il Sud ed il Nord del mondo.