MATERA - È uno più grandi interpreti della canzone italiana. Non solo. È di certo un punto di riferimento insuperato per la musica come per il teatro e la tv nazionale. Massimo Ranieri, a 72 anni, non smette di sorprendere come artista a tutto tondo, andando oltre la notorietà del suo repertorio di successi canori, capace com’è, col suo straordinario talento, di emozionare il grande pubblico di ogni età che lo segue e lo adora.
Si fa forte della sua capacità di sognare ancora lui e di rendere sognatori i suoi tantissimi estimatori. Ai quali sta offrendo in tournée uno show Tutti i sogni ancora in volo, non è un caso, titolo che dà pure il nome al suo ultimo album discografico ed è un verso della celeberrima canzone Perdere l’amore. Ecco, così riassume ed esprime tutta la sua essenza di uomo che sogna da sempre e non smetterà mai di farlo.
Questa sera alle 21, col suo spettacolo, che colleziona sold out a ogni data, Massimo Ranieri sarà sul palco allestito nel parco del Castello Tramontano, ulteriore appuntamento nel cartellone dell’Oversound Matera Music Festival, organizzato da «Dogma95».
In scaletta l’artista napoletano propone i suoi tanti successi: è una repertorio lunghissimo e basta appena che si accennino le prime note che il pubblico, ovviamente, canta con lui quei brani indimenticabili. È una musica, la sua, che è in ognuno di noi, poiché i suoi successi hanno attraversato i decenni affascinando chiunque con la sua voce unica, calda e potente.
Una carriera lunga che ha portato Giovanni Calone, il suo vero nome, prima a essere agli esordi artistici semplicemente Gianni Rock, poi a darsi il nome d’arte prendendo «in prestito» il cognome dal casato del Principato di Monaco. Quale interprete, anche apprezzatissimo in teatro, e autore, nonché attore pure di cinema e televisione, vive il dualismo tra Giovanni e Massimo, un po’ scugnizzo e sbarazzino il primo, professionista e preciso l’altro. In ogni caso, la sua simpatia, io suo sorriso schietto ne fa uno dei più apprezzati e amati gli artisti dalla gente.
In oltre due ore di spettacolo quanto mai coinvolgente propone sì i nuovi brani dell’ultimo album, ma regala emozioni al pubblico con gli intramontabili successi quali Erba di casa mia, Rose Rosse, Se bruciasse la città, Pigliate ‘na pastiglia, Perdere l’amore, Resta cummè, Vent’anni, Tu vuo’ fa l’americano e tanti altri.
Canta come nessun altro sa fare, ma sul palco si mette in evidenza pure per le sue doti di attore e ballerino, forte di della grande presenza scenica che evidenzia anche con vari cambi di outfit. Insomma, è un fenomenale showman che coinvolge gli spettatori, ci parla e scambia pure battute con loro.
Nel creare un grande spettacolo, uno di quelli che si può vedere più volte continuando a stupirsi e senza mai stancarsi, contribuisce la formazione musicale che lo accompagna in scena. Sono sette validissimi musicisti e tre coriste che vanno anche oltre il cantato, alternando la voce al suonare uno strumento. Una band, insomma, a «forza dieci» composta da eccezionali elementi: Seby Burgio (tastiere), Arnaldo Vacca (percussioni), Pierpaolo Ranieri (basso), Luca Trolli (batteria), Andrea Pistilli e Tony Pujia (chitarre), Max Filosi (sax), Cristiana Polegri (voce e sax), Giovanna Perna (voce e sax) e Valentina Pinto (voce e violino). Quest’ultima, una curiosità, è una brava artista materana.
«Cantare e suonare con Massimo Ranieri per me, ogni volta, è una emozione indescrivibile – afferma la musicista Valentina Pinto –. Con lui è come entrare a far parte della cultura artistica italiana, Ranieri fa parte delle famiglie italiane. Non c’è nessuno, neppure tra i più giovani, che non conosca o non abbia mai cantato una sua canzone. Essere in scena con lui nella mia città, poi, è una esperienza che non ha eguali».