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Turisti nei villaggi e città senza movida: l'altra faccia del Metapontino

 
Antonio Corrado - Gianluigi De Vito

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Antonio Corrado - Gianluigi De Vito

Turisti nei villaggi e città senza movida: l'altra faccia del Metapontino

Policoro è l'eccezione: è il lungomare più affollato della zona. La vicina Nova Siri offre poco. Fa meglio Rocca Imperiale

Lunedì 31 Luglio 2023, 10:12

MATERA - Colpa dell’«inflazione climatica»? Mica tanto. Non è questa che scatena l’estate a doppia velocità della fascia ionica del Metapontino.

Cominciamo dalla buona notizia, ormai già rivelata: i villaggi turistici della zona scoppiano. Evviva. E adesso la notizia brutta: a parte Policoro, l’attigua Nova Siri, la vicinissima Scanzano e le non lontane Marconia di Pisticci e Metaponto sono un mortorio, di sera. Movida quasi a zero nei locali del lungomare.

In queste ore è attesa l’ondata più importante, che durerà probabilmente fino al 20 agosto, quando inizierà il rientro. Un’estate a doppia velocità tra Nova Siri e Policoro, che quest’anno rappresentano rispettivamente la luna e il sole in quanto a offerta turistica e svago serale.

A Nova Siri, ultimo centro lucano prima della Calabria jonica, il giorno si gode appieno del bellissimo mare, ma la sera chi può evade in altri lidi e gli ospiti dei sei mega villaggi turistici tutti belli e dotati di servizi eccellenti, preferiscono restare nelle loro strutture dove si offre un minimo di svago e animazione. Non si può dire la stessa cosa del centro e del lungomare di Nova Siri, dove non si vede alcuna iniziativa apprezzabile, sia da parte dei privati che dell’Amministrazione comunale, per vivacizzare le serate dei tanti turisti presenti e in arrivo. Sul lungomare solo poche modeste seratine animate da gruppi locali, con qualche sparuto chioschetto che vende drink e un timido dj set destinato a spegnersi troppo presto, per non turbare il riposo degli ospiti nei villaggi turistici. Intorno tante piazzole dove si sarebbero dovuti installare chioschetti di ogni genere, proprio per riempire la movida serale. Peccato siano rimasti quasi tutti sulla carta.

Tanti i posti assegnati con regolari bandi, senza dare seguito all’investimento previsto. Il risultato in molti casi è che chi ha vinto il bando e si è accaparrato la concessione poi non ha voluto o potuto realizzare, mentre chi sarebbe stato pronto a realizzare da subito avendo idee e risorse economiche, è stato tagliato paradossalmente fuori. Il centro cittadino, a poco meno di due chilometri dal mare, è fin troppo tranquillo con il «coprifuoco» che scatta già alle ore 23. Il risultato è quello dell’ennesima estate sottotono nel centro jonico, e l’unico appuntamento atteso con la band dei «Tiromancino» il 18 agosto, quando il clou della stagione sta per passare.

Scenario del tutto opposto si vede a Policoro, dove evidentemente la lungimiranza dell’Amministrazione comunale ha favorito l’iniziativa imprenditoriale dei privati, che hanno avuto carta bianca trasformando la parte destra del lungomare in un’enorme discoteca all’aperto, dove ogni giorno la movida si districa tra decine di chioschi con musica dal vivo e dj set fino alle tre di notte.

Nella parte sinistra del lungomare, invece, ci sono le attrazioni per le famiglie, con tante giostre per i bambini e locali dove si serve ottima ristorazione. Un’estate a doppia velocità, insomma, che conferma la necessità di integrare la bella offerta ricettiva e naturalistica del mare, con maggiore audacia nella promozione del territorio sulle ore serali.

Policoro ci sta riuscendo come la vicina Rocca Imperiale nel Cosentino, qualche altro comune ha ancora tanto da fare. E i più restano chiusi nei villaggi. A godersi l’all inclusive. Che nel territorio include e lascia poco.

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