MATERA - Quattro colpi, in meno di una settimana. Tolgono il sonno i ladri di pneumatici che fanno razzia durante a notte in più punti della città. Non è un fenomeno nuovo, perché con la «banda delle gomme» anche la vicina Puglia e la Campania fanno i conti da sempre. Ma mai Matera aveva contato una sequenza così ravvicinata: l’ultimo raid risale alla notte tra martedì e ieri, e ha «spogliato» una monovolume di media cilindrata parcheggiata in via Salvemini. Nella notte tra sabato e domenica è stato saccheggiato un suv, di recente fabbricazione, in piazza degli Olmi. E sempre di notte ma tra sabato e domenica, due colpi di seguito tutte e due lungo le strade di «Aquarium» la zona Nord della città che guarda Gravina. E anche in questo caso si tratta di atuo di media e grossa cilindrata.
Non basta, perché si ha notizia che sempre nella notte dell’ultimo week end i ladri di gomme hanno fatto bottino anche ad Altamura. Non parliamo di bruscolini: si tratta di penumatici con un diametro spesso particolare e di cerchi quasi sempre in lega.
Singolare anche la dinamica: le auto vengono spogliate di gomme e cerchi e appoggiate attraverso i dischi dei freni su mattoni di tufo o legno. Insomma predoni esperti e attrezzati. Tutto lascia pensare a una banda specializzata che agisce su commissione e che evidentemente ritiene Matera una città dove i rischi di essere sorpresi sono minori. Ma tant’è.
Indagano polizia e carabinieri su piste che portano fuori dal recinto urbano.
Gli investigatori non hanno dubbi: il tipo di gomme e cerchi rubati lascia intuire che la banda dei pedroni ha un collegamento con i bazar del riciclaggio che offrono a prezzi neanche troppo economici ricambi di auto. Il che porterebbe a zone di Puglia e Campania note per ospitare i supermarket dei furti. Ma per i pneumatici il discorso è più complesso perché si tratta di merce che con la formula dell’«usato di qualità» è più facile da collocare anche nei circuiti del commercio legale, come quello dei gommisti compiacenti che spesso rivendono anche prodotti non nuovi e di provenienza non tracciata. Di certo c’è un’impennata del fenomeno e la necessità di fare in modo che Matera non passi per essere il regno dei ladri notturni impuniti.