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Patto di Ceramica tra sette città e l’artigianato sposa il turismo: c'è anche Matera

 
Carmela Cosentino

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Carmela Cosentino

Patto di Ceramica tra sette città e l’artigianato sposa il turismo: c'è anche Matera

Basilicata insieme a Puglia e Campania: un itinerario turistico-culturale tra produzioni tipiche e d’eccellenza 

Giovedì 18 Maggio 2023, 11:21

MATERA - «La ceramica come motore di sviluppo economico, turistico e culturale ma anche anello di congiunzione tra i territori, per superare i campanilismi e pensare a una visione strategica unitaria». Le parole di Leonardo Montemurro presidente della Cna Basilicata nel suo intervento in coda al convegno «La ceramica unisce il Mezzogiorno d’Italia. Il Gran tour della ceramica», tenutosi ieri mattina negli spazi della Fondazione Le Monacelle, hanno tracciato le linee guida di una strategia che, se ben costruita, porterà alla definizione di un percorso turistico- culturale che legherà tre regioni, la Puglia con Grottaglie e Laterza, la Campania con Vietri sul Mare e Cerreto Sannita e la Basilicata, con Calvello, Venosa e Matera, entrata nel club delle città della ceramica.

«Superare i campanilismi, mantenendo però saldo lo spirito identitario e le peculiarità delle produzioni locali» sono stati i concetti espressi da Matteo Buono, presidente Cna Matera, e Renato Zaccagnino, presidente Cna Potenza, che hanno definito i limiti entro cui disegnare un’azione di sistema. Un piano condiviso dalle parti che porti «scambi proficui sotto il profilo turistico, puntando però su un turismo slow e di qualità», ha sottolineato Montemurro, «sotto il profilo della formazione, fondamentale per mantenere in vita le tradizioni e per spingere i giovani ad investire nel settore» ha ribadito Lucio Rubano, vice presidente con delega alle Regioni del mezzogiorno dell’Associazione italiana città della ceramica (Aicc) e, in ultimo, per la valorizzazione della cultura e della storia dei luoghi.

«Non esiste una storia della ceramica comune – ha precisato l’archeologa Isabella Marchetta, curatrice con Ciriaca Coretti del dossier di candidatura di Matera a Città della ceramica – ma è proprio questo il punto di forza di un progetto che deve offrire ai visitatori la possibilità di fare un viaggio, toccando le diverse corde della ceramica. Un percorso che deve essere costruito prima di tutto sui legami umani, perché riguarda la storia dell’uomo, del territorio, della sua evoluzione e delle sperimentazioni messe in atto dai Comuni per valorizzare un sapere millenario».

A Venosa, dove attualmente ci sono solo tre botteghe di maestri ceramisti, si sta portando avanti «un progetto di recupero delle antiche fornaci», ha ricordato la sindaca Mariana Iovanni, mentre a Calvello si sta lavorando per trasformare una tradizione in uno strumento di crescita economica, «attraverso l’attivazione di laboratori e l’apertura di un museo itinerante ricollegato al castello sede dei laboratori, in un percorso che unisce passato e presente ma con uno sguardo al futuro », hanno spiegato la sindaca Anna Cantisani e Rocco Di Grazia presidente dell’associazione Borgo della ceramica Calvello.

A Laterza «i giovani stanno investendo nel settore – ha sottolineato il sindaco Francesco Frigiola – Nel 2015 abbiamo aperto il museo della ceramica che ha ampliato l’offerta turistica, con visitatori che attraverso la ceramica vengono a scoprire la nostra cultura», stesso discorso per Vietri sul Mare dove la Cna, ha spiegato la direttrice Simona Paolillo, ha lavorato con l’Amministrazione comunale per far finanziare dalla Regione una Scuola della ceramica, con richieste di iscrizioni da tutta Europa, o per Cerreto Sannita, dove esiste un museo che vanta importanti collezioni, come quella della famiglia Mazzacane, che ha ottenuto un finanziamento per rendere fruibili le opere alle persone con disabilità, attraverso la ristampa tridimensionale di alcuni manufatti, ha detto la vice sindaca Claudia Meglio. Infine a Matera, dove operano trenta botteghe: il sindaco Domenico Bennardi ha annunciato che presto lavorerà al regolamento sulla ceramica. «Operazioni che fungono da veicolo promozionale e che permettono di far conoscere le nostre produzioni locali», ha concluso Vincenzo Quaranta, vice sindaco di Grottaglie.

Insomma, il percorso è tracciato. Serve adesso lo step successivo: la programmazione. Quanto ai tempi, l’auspicio è di arrivare al Salone di Torino con una bozza di proposta, in modo da lanciare il progetto in una vetrina importante.

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