MATERA - Un tavolo operativo di confronto, tra istituzioni, imprese, sindacati per attivare concrete opportunità occupazionali per i giovani della Basilicata, «alla prese con la precarietà e l’emigrazione». E’ quanto chiede, in una riflessione in vista del Primo maggio, l’arcivescovo delle Diocesi di Matera-Irsina e Tricarico, monsignor Giuseppe Antonio Caiazzo, «preoccupato per quanto si verifica quotidianamente».
«Continuo a ripetere che - scrive monsignor Caiazzo - è assurdo che ancora non si riesca a trovare una soluzione adeguata, con progetti mirati a favore delle nuove generazioni e per il bene della nostra terra. A mio parere è necessario un tavolo di lavoro con tutte le istituzioni regionali, provinciali e comunali, i sindacati, gli imprenditori, abbassando le bandiere politiche, ma non per arrivare a interventi tampone di quelli che servono solo per accontentare ma per avviare un serio processo di sviluppo locale».
«Un tavolo a cui partecipino anche con quanti hanno il non facile compito di educare le nuove generazioni (famiglie, scuola, associazionismo, sport, Chiesa). C'è bisogno di una seria progettualità con investimenti mirati. Il nostro territorio offre tante possibilità».
L’Arcivescovo ricorda, inoltre, le buone pratiche del «Progetto Policoro» che ha consentito di avviare piccoli ma concreti progetti per l'occupazione giovanile ed esprime preoccupazione, infine, per il ripetersi di incidenti sui luoghi di lavoro, questione che richiede un ulteriore sforzo sul piano della prevenzione.