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Matera, «La Provincia ha capito il dramma di noi genitori di autistici»

 
Enzo Fontanarosa

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Enzo Fontanarosa

Autismo

Licia Curci parla del Centro «Villa Arcadia» che punterà alla valorizzazione dell’autonomia e della qualità della vita per adulti con disturbi gravi dello spettro autistico

Giovedì 30 Marzo 2023, 13:51

MATERA - Un passo di estrema importanza in città lungo il percorso del cosiddetto «durante noi». Una iniziativa per dare dignità e sostegno alle persone autistiche adulte e alle loro famiglie. È quello che nei fatti si vuole realizzare con «Villa Arcadia» a Matera, quale centro semiresidenziale che punterà alla valorizzazione dell’autonomia e della qualità della vita per adulti con disturbi gravi dello spettro autistico. L’iniziativa nasce da una collaborazione che vede l’Ente Provincia insieme alla cooperativa sociale «Alice» e alle associazioni «Casa dei Giovani Ets» e «Aura Blu»

«Sta prendendo davvero sostanza quella che era una nostra idea, un nostro obiettivo. È davvero un primo e importante risultato che ha ridato nuove speranze a tutti noi in quanto desideriamo che il tutto finalmente si compia. E, soprattutto, a chi ci sta intorno, dà la conferma che occorre credere ulteriormente in tutto quello che stiamo facendo», afferma Licia Curci, la dinamica presidente di «Aura Blu», il sodalizio che unisce famiglie con figli con un disturbo del neurosviluppo.

«È una prima meta che abbiamo raggiunto – continua – e non possiamo che evidenziare, innanzitutto, la grande sensibilità mostrata in concreto dal presidente della Provincia, Piero Marrese, davvero vicino, non solo in maniera istituzionale, ai nostri problemi e che ha compreso il dramma che le nostre famiglie vivono».

Il progetto di Villa Arcadia si realizzerà in contrada Rondinelle, in una struttura che sorge nell’area ove già opera la Comunità «Casa dei Giovani».

«In questo senso, fondamentale è l’apporto della cooperativa e dell’associazione che aderiscono al progetto – spiega Curci –. Con Gaetano Lo Piparo, presidente della Casa dei Giovani, si è pensato a un qualcosa di innovativo per quanto riguarda anche le loro attività. E, cioè, i ragazzi che seguono nella Comunità il percorso di reinserimento potranno impegnarsi lavorando e sostenendo nel centro diurno le attività dedicate agli autistici adulti che fruiranno del servizio. Si realizza così una collaborazione fattiva tra le due realtà, e ciò non può che fare bene a entrambe».

Lo stabile che accoglierà le attività «dovrà però essere risistemato. Sui tempi dei lavori non ci azzardiamo, ma faremo sì in un anno si completi il tutto. Già avere una sede dove progettare e lavorare per noi è tantissimo». La coop. soc. Alice, «il cui presidente è Dino Lorusso, impegnerà il suo personale preparato e specializzato. E tutto ciò è importante in quanto il nostro progetto non prevede solo assistenzialismo ma pure un polo medico. Si pensa, insomma, a rendere operativa pure una struttura socio-sanitaria, in quanto i nostri adulti autistici hanno bisogno anche di uno specialista medico e siamo anche nell’ambito della psichiatria». La scorsa estate Aura Blu ha realizzato un «campo» dove far svolgere esperienze ai ragazzi in compagnia. Lo riproporrete? «Certamente, il campo estivo si farà comunque, ma non in questa sede, perché va allestita. Stiamo lavorando già per organizzarlo», conclude Curci.

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