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Matera, sullo stabile di via Torino al via le verifiche dopo lo scoppio

 
Enzo Fontanarosa

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Enzo Fontanarosa

Matera, sullo stabile di via Torino al via le verifiche dopo lo scoppio

Restano da chiarire le cause e che non ci siano danni strutturali

Lunedì 28 Novembre 2022, 13:39

MATERA - È passata la seconda notte fuori casa per le sette famiglie sgomberate dalla palazzina di via Torino, dopo la esplosione che ha semidistrutto l’appartamento nel piano rialzato. Restano ancora gravi le condizioni dei due feriti, ricoverati a Bari al centro ustionati per le ferite riportate dopo lo scoppio, avvenuto intono a mezzogiorno di sabato scorso, verosimilmente avvenuto per una fuga di gas. Si tratta dell’anziana proprietaria dell’abitazione e di un passante trovatosi nelle vicinanze della palazzina al momento dell’incidente. Per fortuna non sarebbero in pericolo di vita. Così come non desterebbero preoccupazione le condizioni degli altri cinque che hanno riportato ferite, tra alcuni abitanti lo stesso stabile e passanti. Ora si passa alle ulteriori indagini dei Vigili del Fuoco, per verificare se non vi siano danni strutturali all’edificio del quartiere Villa Longo, quasi di fronte alla stazione delle Ferrovie Apulo Lucane. Il perimetro intorno all’immobile è stato transennato per motivi di sicurezza. A testimoniare tristemente quei momenti di terrore, restano diversi calcinacci, legni e frammenti di vetro, che la deflagrazione ha scagliato distanti in minuscoli frammenti, sparsi un po’ ovunque. Alcuni pezzi di marmo delle cornici delle finestre sono su un muretto, accanto a un’utilitaria lì spostata il cui vetro anteriore è andato distrutto colpita dai frammenti dall’esplosione, perché nella traiettoria. Anche ieri mattina alcuni dei 15 inquilini dello stabile, accompagnati sempre dai Vigili del Fuoco, sono tornati per recuperare gli effetti personali strettamente necessari. Sei delle famiglie, in attesa che si compiano le verifiche necessarie a garantire il ritorno nelle loro abitazioni, hanno trovato sistemazione presso amici o familiari. Per la settima, invece, il Comune, attraverso gli assessorati cui fanno capo Protezione civile e Politiche sociali, hanno provveduto a offrire alloggio in un b&b.

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