MATERA - Nel rapporto 2022 di Legambiente sulla qualità urbana Matera raggiunge la sufficienza posizionandosi al 48/o posto, e con un miglioramento di 41 posizioni rispetto al 2021 quando era all’89/o, «ma può migliorare alcuni dei 18 parametri indicativi investendo di più in programmazione e gestione del territorio e dei servizi». E' quanto è emerso dal rapporto 2022 sull'Ecosistema urbano della città di Matera, realizzato da Legambiente e il quotidiano economico «Il Sole 24 ore».
Il rapporto presentato in serata a Matera, nel corso di una conferenza stampa dal presidente di circolo territoriale di Legambiente, Giovanni Moliterni, e dal presidente regionale, Antonio Lanorte, giudica buono il dato (sia pure parziale) della qualità dell'aria e sul consumo idrico domestico (139,2 litri per abitante, nella media nazionale) ma negativo sulla percentuale di dispersione (52,7) idrica. Perplessità sono state espresse sulla efficienza dei depuratori.
Su quattro in funzione, due sono in infrazione comunitaria. Un quinto nell’area industriale di La Martella non è in funzione, mentre l’impianto di post trattamento ha funzionato solo per due anni. Ottimo è il dato sulla percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani (75 per cento) a fronte di una produzione pro capite di 404 kg per abitante l’anno. Legambiente ha detto di ignorare la destinazione del materiale trattato e di attendere la conclusione della bonifica della discarica di La Martella. La dotazione del verde è di 41 metri quadrati per abitante con 29 alberi per ogni cento residenti. L’indice del consumo di suolo e del livello di urbanizzazioni in rapporto al numero di residenti è pari a due, che pone Matera in una posizione bassa nella classifica nazionale.
Quanto a viabilità e trasporti l’uso dei mezzi pubblici è limitato, 22 km e 60 viaggi percorsi in un anno per abitante. Legambiente auspica che vengano attuate soluzioni e incentivi con il Piano urbano per la mobilità sostenibile (Pums) approvato nell’aprile scorso. Carente è il dato, con 4,93 kwh aldisotto della media nazionale, sulla diffusione di impianti solare termico e fotovoltaico negli edifici pubblici. Legambiente, in riferimento alla fruizione dei beni culturali, ha denunciato l'assenza di progetti per la Biblioteca provinciale «Tommaso Stigliani», dell’Archivio di Stato e per altre strutture inutilizzate di quartiere.