Domenica 07 Settembre 2025 | 01:14

Matera, a 51 anni invalido e senza lavoro dopo un ictus: «Pago bollette a rate, mangio alla Caritas»

 
Donato Mastrangelo

Reporter:

Donato Mastrangelo

Matera, a 51 anni invalido e senza lavoro dopo un ictus: «Pago bollette a rate, mangio alla Caritas»

Vive in una casa di 25 metri quadrati. Lotta ogni giorno per non arrendersi

Mercoledì 26 Ottobre 2022, 14:03

MATERA -  «Con una pensione di invalidità di appena 250 euro al mese ed essendo rimasto senza lavoro sono stato costretto a rateizzare le bollette ma andare avanti è quasi impossibile».

Mario (il nome è di fantasia) dopo l’ictus che gli ha cambiato la vita all’improvviso è precipitato in un baratro dal quale, nonostante tutto, sta cercando di rialzarsi con una grande forza di volontà e grazie all’aiuto di parenti, amici ed la Caritas diocesana.

Sono stati proprio i volontari della Caritas, infatti, che da alcuni mesi lo hanno accolto sotto l’ala protettrice, dandogli conforto morale e sostegno materiale per poter affrontare una situazione di estrema difficoltà non soltanto dal punto di vista economico.

«Per un mese ho soggiornato alla Tenda dei Cappuccini gestita dalla Caritas Diocesana. Ho dato la mia disponibilità rendermi utile, facendo qualche piccolo lavoretto e stando attento al rientro dei ragazzi che ospitano nella struttura visto che ho lavorato nel settore della vigilanza prima che venissi colpito dall’ictus». E proprio l’evento cerebrovascolare è lo spartiacque per l’uomo. «Dopo la prima dose avevo riscontrato solo astenia, difficoltà ad andare a lavorare. Avevo cominciato ad assumere alcuni integratori. Poi l’8 dicembre 2021 mentre ero al lavoro alla scrivania ho accusato ancora debolezza e sentivo la gamba irrigidita come un tronco d’albero e sono rientrato a casa. Al risveglio in ospedale mi sono ritrovato con il braccio e la gamba sinistra provi di movimento». Mario dopo la degenza ospedaliera ritorna a casa poco prima di Natale. Un Natale amaro nella sua stanza di 25 metri quadrati che praticamente è la sua casa.

«Sono senza lavoro, senza una casa, con le bollette di 400 e 500 euro da pagare. Pur con la mia invalidità sto cercando un lavoro. Se non fosse per l’aiuto della Caritas non potrei certamente sopravvivere». Mario sta effettuando sedute settimanali di fisioterapia e logoterapia per riprendersi dall’ictus ed ha dovuto richiedere anche il supporto psicologico per migliorare la propria autostima.

«Non potevo permettermi di viaggiare dal mio paese in cui abito per venire ogni giorno in ospedale a Matera. Per fortuna un mio amico mi ha offerto ospitalità temporaneamente. Anche mio fratello mi sta dando una mano».

Mario nonostante le avversità ha voglia di rialzarsi, di farcela. «Mi sento un rottame però ho spirito di rivincita e voglia di vivere ma in alcuni frangenti contro le ingiustizie è un po’ lottare come i mulini a vento. La fisioterapia, però, mi sta dando una grossa mano».

azienda all’asta Quel fondo agricolo a Policoro che è stato messo all’asta è tutta la sua vita. Michele (il nome è di fantasia) rischia di vedere andare in fumo i sacrifici di una vita pressato anche dai rincari energetici che gli hanno impedito di riavviare la produzione e poter così ripianare il suo debito con le banche. «Siamo riusciti per il momento a tamponare la situazione. La prima asta è andata deserta e nel frattempo il mio avvocato ha cercato di fare un piano di rientro. Abbiamo pagato 30mila euro ma ne restano ancora 30mila per poter equilibrare il disavanzo». Michele deve guardarsi dalla procedura giudiziaria e dagli «sciacalli» in agguato che puntano ad acquisire il terreno a buon mercato. «Circa venti anni fa chiesi un prestito alla banca. Pagai tre rate e avrei dovuto versare 40 milioni ma non riuscii ad adempiere al piano di rientro. Il terreno è nuovamente all’asta ma spero di scongiurarne la vendita. Qui sono nato e qui voglio morire».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)