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Matera, da novembre il primo ciak di una comedy biblica con Omar Sy

 
Enzo Fontanarosa

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Enzo Fontanarosa

Matera, da novembre il primo ciak di una comedy biblica con Omar Sy

Le riprese al via dal 19 novembre, poi si proseguirà sino a febbraio in un set blindato

Sabato 22 Ottobre 2022, 07:34

MATERA - Ciak, si gira. Un nuovo film tra i Sassi e la Murgia a carattere storico-biblico. Insomma il cliché di Matera quale surrogato della Palestina continua a perseguitare la città? Nulla di nuovo, dunque? O forse no. Perché questa volta la drammaticità e la seriosità di passate altre pellicole d’ispirazione religiosa qui già girate, cedono il passo alla commedia. E poi, c’è un regista e un cast tutto con la pelle scura, lontanissimi dallo stereotipo del Cristo con caratteri somatici e incarnato quasi scandinavi.

«È un film un po’ alla Monty Python», è la conferma di Gianluca Leurini della Eagles Pictures, casa di produzione che collabora per questo film con la hollywoodiana Legendary Entertainment (il suo ultimo film è stato “Dune” del 2021, con ben 10 nomination all’Oscar 2022). A rappresentarla in città, Garrett Grant: «Il nostro studio cinematografico è davvero entusiasta di lavorare nel contesto unico di set naturale come questo».

Entrambi i produttori ieri mattina sono intervenuti alla conferenza stampa in Municipio nel corso della quale è stata presentato il film che già il prossimo mese, e fino a febbraio, avrà quale set appunto la nostra città. «Il primo ciak sarà il 19 novembre», ha aggiunto Leurini.

Citando il celebre gruppo comico britannico dei Monty Python, viene in mente la loro celebre pellicola satirica “Brian di Nazareth” (Monty Python’s Life of Brian - 1979). È una traccia per capire questo film?

«Per comprenderne lo spirito sì – ha detto Laurini –. Chiaramente è una commedia, in fondo, diciamo che è un genere alternativo rispetto ai kolossal tipici del filone biblico».

La storia, la sceneggiatura e la regia sono del britannico Jeymes Samuel, estroso personaggio che è anche cantautore, col nome di The Bullitts, e produttore musicale.

Che budget è previsto per questa produzione?

«È di 20 milioni di euro – ha evidenziato Leurini –, la metà dei quali solo per le riprese a Matera. Si consideri che in un primo momento dovevamo girare qui solo per quattro settimane, e il resto in Marocco. Una volta visto i luoghi, qui si svolgerà la quasi totalità delle riprese».

A proposito, il titolo del film, qual è? Sul web è girata l’indiscrezione di un certo «formicolio».

«Il titolo iniziale era “The Book of Clarence” ma ora, ufficialmente, è stato confermato “Pins and Needles” (una frase idiomatica che si tradurrebbe in formicolio, ndr.)», ha spiegato l’assessore Tiziana D’Oppido, intervenendo all’incontro insieme al sindaco Domenico Bennardi. «Una produzione cinematografica molto attesa in città», ha aggiunto quest’ultimo. «Clarence è, comunque, il protagonista del film – ha proseguito D’Oppido – e da quanto ci è stato anticipato, tra le poche cose, farà cose davvero divertenti».

Chi fa parte del cast? Indiscrezioni davano per certo Omar Sy. E poi?

«Oltre lui (su Netflix è ora apprezzatissimo col suo “Lupen”, ndr.) al momento è confermato solo Lakeith Lee Stanfield, attore e rapper californiano apprezzato da ultimo in “Judas and the Black Messiah», ha puntualizzato D’Oppido.

Su altri nomi, la produzione tace: «Sono attori che dobbiamo ancora contrattualizzare – ha spiegato Leurini –. Saranno circa 50 gli attori protagonisti. Nel film saranno coinvolti 2.500 figuranti, in prevalenza africani e indiani, 200 dei quali sono stati già selezionati nei giorni scorsi nei vari centri di accoglienza per stranieri del Materano». Una attività, ampiamente anticipata nei giorni scorsi dalla Gazzetta, che vede impegnato Maurizio Cusano, il re italiano del casting.

«La troupe si compone di 300 elementi mentre sono un centinaio i materani coinvolti a vario titolo nella realizzazione del film a vario livello. I vari set saranno blindatissimi – ha rimarcato D’Oppido – e le riprese saranno effettuate in prevalenza nei Sassi e sulla Murgia. La particolarità è che, a differenza di altre produzioni, anche gli interni di abitazioni come di altri luoghi della città saranno utilizzati. La città, dunque, non sentirà il peso della lavorazione del film, non resterà paralizzata, le riprese non interferiranno con la quotidianità». Proprio per questo, ha aggiunto Bennardi, «come Comune e con la produzione abbiamo incontrato le associazioni di categoria e i residenti dei Sassi per contenere al massimo i disagi durante la lavorazione del film. Inoltre, con le varie strutture ricettive e della ristorazione si è parlato affinché si attuino prezzi e condizioni accettabili: ciò anche in considerazione di altre produzioni future».

Michele Lamacchia, infine, quale presidente dell’Ente Parco della Murgia Materana, ha evidenziato come «anche la scelta delle location sull’altopiano murgico, consente ulteriormente di valorizzare il nostro territorio unico».

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