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«Matera-Ferrandina? Basta brividi di morte»

 
Gianluigi De Vito

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Gianluigi De Vito

«Matera-Ferrandina? Basta brividi di morte»

Le associazioni e il sindaco: governo e Regione mettano risorse. È la dorsale tra le più funestate e le più battute: il traffico medio giornaliero arriva a 15mila veicoli

Venerdì 07 Ottobre 2022, 13:18

14:01

MATERA -  L’insanguinato budello d’asfalto della Statale 7 seppellisce pure la speranza di finire nell’agenda politica delle urgenze. Di nuovo c’è che associazioni, amministratori comunali, sindacati e comitati di utenti della strada, sbattono i pugni e urlano due richieste su tutte: il prossimo governo metta le risorse e la giunta di Basilicata faccia «riapparire» nei piani regionali e nel salvadanaio dei lavori pubblici almeno l’ammodernamento a quattro corsie del «bypass» Matera (i quattordici chilometri dalla statale 99 allo svincolo per la provinciale 3) e del restante tratto della Matera-Ferrandina.

Quattro morti in poco più di un anno, lungo i quattordici chilometri che collegano l’ex capitale europea della Cultura 2019 all’incrocio per Metaponto, sono la traccia più evidente di un problema che non può essere continuamente rinviato. Quella lingua d’asfalto maledetta è la dorsale tra le più battute di tutta la regione, calcola l’Anas: traffico medio giornaliero tra i tredici e i quindicimila veicoli. È la via d’accesso pugliese ai comparti produttivi essenziali tanto per la Basilicata quanto per buona fetta del Sud. È poi quella lingua d’asfalto che dal capoluogo conduce all’incrocio dell’ex strada statale 380, declassata a strada provinciale 3, è la via del mare anche per il vicino ed esteso comprensorio della Murgia pugliese, da Gravina e Santeramo.

Il sindaco di Matera, Domenico Bennardi, ha già esternato il disappunto per l’«assenza sia della parte tecnica sia di quella politica» nella riunione di fine settembre con i funzionari del Consiglio superiore dei lavori pubblici convocata per fare il punto su due spezzoni della Murgia-Pollino, la parte che dall’imbocco dell’Austrada A14 , casello Gioia del Colle, raggiunge Matera, e lo spezzone del bypass. Ora Bennardi sollecita il «governo a trovare le risorse per procedere almeno per due dei progetti della dorsale Murgia-Pollino». Il che significa anzitutto sicogliere un nodo: la Gioia-Matera e il raddoppio della Matera-Ferrandina hanno il costo di 482 milioni. Ma a quanto pare ne sono a disposizione soltanto otto. Come dire: niente potrà essere fatto se non una briciola.

La verità è che i fondi per la dorsale Murgia-Pollino sono stati lasciati in balia del vento politico, di ogni «colore». Se ne parla da 30 anni, ma non c’è stato mai un momento in cui uno solo dei tanti progetti della dorsale, sulla quale Roma ha acceso il semaforo verde, sia stato reso esecutivo.

Dei cantieri, dunque, neppure l’ombra. Ma di ruspe e bitumatrici tante. E qui l’altro aspetto che inquieta: non mettere mano all’ammodernamento significa essere condannati al rosario dei lavori-tampone necessari per il ripristino dopo frane, buche e dissesti. Con il conseguente ingente esborso di danaro pubblico. Cosa che sarebbe evitata con una bella strada larga a quattro corsie e una campata che arrivi alla Basentana in grado di lasciarsi sotto possibili smottamenti. La certezza è che a luglio scorso si è consumato un cazzotto allo stomaco dei materani, secondo lo stesso Bennardi e secondo quanto denunciato da alcune associazioni come la seguitissima Asm (Associazione infrastrutture e sviluppo Mathera), lo storico circolo culturale «La Scaletta» e i sindacati confederali, Cgil, Cisl e Uil.

Ricostruisce l’Asm, nella pagina facebook: «Con il decreto Italia Veloce, dl semplificazioni, furono stabilite delle regole che avrebbero velocizzato i cantieri in corso. In questo decreto fu inserita anche il bypass Matera [...]. Durante la notte della scadenza dello stesso decreto è successo l’imprevisto: l’ingegner Salvatore Margiotta, che all’epoca ricopriva l’incarico di vice ministro alle Infrastrutture [...] appoggiato dalla Regione Basilicata, sposta 320 milioni destinati per la realizzazione del bypass Matera sulla Potenza-Bari».

«Se le attenzioni vanno e vengono è chiaro che ci troviamo in questa situazione di incertezza», dice malinconico l’assessore comunale materano alla Viabilità, Sante Lomurno. «Ora Anas e ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili rivedano i programmi e diano i fondi necessari se non per tutta la Murgia-Pollino almeno per i tronchi più urgenti della statale 7», incalza Bennardi.

Ma con l’impennata dei costi di materie prime ed energia, sarà ancora più difficile cancellare i brividi di morte lungo il budello maledetto.

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