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Matera, «Ora dateci i posteggi»

 
Donato Mastrangelo

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Donato Mastrangelo

Matera, «Ora dateci i posteggi»

Gli ambulanti chiedono un bando pubblico per l'assegnazione delle postazioni nei Sassi

Domenica 28 Giugno 2020, 11:06

MATERA - «Vorremmo soltanto lavorare seguendo le regole, chiediamo che ci vengano assegnate delle postazioni nei Sassi così come avveniva con un bando pubblico del Comune negli anni scorsi».

È la richiesta dei commercianti ambulanti che, nonostante reiterati incontri con l’Amministrazione comunale, denunciano l’assenza di un interesse concreto nei loro confronti. L’ultimo avviso pubblicato per l’assegnazione stagionale dei posteggi nei Rioni Sassi, relativo ai prodotti non alimentari, risale infatti all’aprile del 2019. In quella circostanza, dopo il lavoro in sinergia tra gli assessorati al Turismo ed ai Sassi, furono assegnati 15 stalli individuati nell’area del Sasso Barisano nei pressi di via Madonna delle Virtù. Una scelta, ad onor del vero, che non entusiasmò i commercianti che ritennero il sito scarsamente attrattivo come flusso di turisti a differenza dell’area di Vico Solitario dove gli stessi operavano anni prima. Pur di lavorare, tuttavia, gli operatori commerciali ripiegarono sulla destinazione logistica di via Madonna delle Virtù, seguendo come da bando tutte le indicazioni per il rispetto dell’arredo urbano. Si trattò, comunque, secondo la volontà dell’Amministrazione comunale, di una scelta temporanea per permettere la sperimentazione in modo da poter adottare in seconda battuta la regolamentazione del commercio ambulante nei Sassi. L’obiettivo, come rimarcarono nel 2019 gli assessori al Turismo Mariangela Liantonio e ai Sassi Angela Fiore era quello di mettere ordine rispetto ad una materia che scongiurasse la presenza caotica del commercio ambulante negli antichi rioni patrimonio dell’Unesco, individuando un unico percorso per evitare disparità di trattamento per gli operatori e per dare decoro ai luoghi meta ogni giorno di migliaia di turisti.

I commercianti attendono indicazioni dal Comune per poter definire al meglio la propria stagione lavorativa. Pur in una fase post Covid, infatti, si registra una graduale ripresa di visitatori in città, sia pure legata maggiormente al turismo di prossimità e, dunque, i tempi sarebbero maturi per riprendere l’attività commerciale.

«Ai tempi dell’Amministrazione Adduce - dichiara Francesco Andrisani - fu indetto un bando pubblico al quale aderirono tutti gli operatori in possesso di regolare licenza commerciale. Le postazioni furono assegnate in Vico Solitario e il sito rappresentò per noi una scelta felice. Lavorammo per sei, sette mesi. Purtroppo poi gli stalli furono spostati per dei lavori di riqualificazione ed iniziarono i primi problemi. Con le successive amministrazioni è continuato il confronto con gli operatori commerciali senza pervenire a delle soluzioni che potessero rispondere alle nostre esigenze lavorative. Molti di noi si sono per forza di cose barcamenati. Con insistenza, anche attraverso interlocuzioni avviate dalle associazioni di categoria, abbiamo rivendicato il diritto di poter lavorare secondo le regole. Inizialmente ci furono assegnati dei posteggi alle Malve ma il sito era inappropriato in quanto creare intralcio al traffico veicolare e notevoli disagi agli operatori per montare la bancarelle e trasportare la merce. Del resto anche la normativa nazionale prevede che non debbano esserci problemi di questo tipo sul piano logistico. Dopo nuovi incontri con l’Amministrazione comunale lo scorso anno abbiamo lavorato per un breve periodo in via Madonna delle Virtù aderendo al bando del Comune. ma - prosegue Andrisani - a parte la scarsa presenza di turisti in quel luogo - siamo stati trasferiti nell’area antistante rispetto a quella indicata nel bando perché li c’era un impianto di proprietà di Acquedotto Lucano. Lo scorso Natale abbiamo chiesto l’assegnazione di un nuovo sito. Tra le nostre proposte anche quella di poter disporre di una fascia di San Pietro Caveoso. A tal proposito, tempo addietro, abbiamo anche presentato un progetto per l’allestimento di postazioni con delle casette in legno conformi alla tipologia architettonica dei luoghi».

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