METAPONTO - “Gentile Sindaco Domenico Tataranno – scrive Eustachio Bia, ex assessore al Comune di Bernalda – in questi giorni siamo invasi da nuvole di zanzare ed è praticamente impossibile passeggiare per le strade del lido di Metaponto. Le chiedo, se possibile, di potenziare la disinfestazione notturna, facendo intervenire la Provincia. Le chiedo, inoltre, di sollecitare il consorzio di bonifica a pulire i canali, vero covo di incubazione delle larve di zanzara, come tutti i ristagni di acqua”.
Sono molti i cittadini indignati che non sopportano più il protrarsi di una situazione igienico-sanitaria divenuta ormai impossibile e che depone a tutto svantaggio di un turismo post covid ancora incerto, che sta iniziando ad affollare gradualmente le spiagge di Metaponto, perché c’è tanta voglia di vacanze e di tempo libero.
“La mia piccola – dice la signora Mariangela –, è piena di punture di zanzare nonostante tutte le pomate utilizzate. Siamo costrette a restare in casa quel po’ che si viene a Metaponto. Quest’anno c’è l’invasione. Aiutateci, perché non vediamo l’ora che arrivi l’estate per stare all’aria aperta, per poi ritrovarsi a stare chiusi in casa”.
“Io sono stata massacrata dalle zanzare – aggiunge sconfortata la signora Maria –. Sembra abbia il morbillo e ho dovuto portare mia nipote di 4 anni al pronto soccorso, letteralmente assalita dalle zanzare. Mi duole constatare che siamo in pieno degrado”.
Intanto sono in molti a chiedersi se nei canali di bonifica sono stati effettuati i trattamenti antilarvali che si fanno a febbraio-marzo e siano proseguiti con quelli adulticidi con la giusta intensità e qualità dei prodotti e secondo un preciso calendario e zone d’intervento. Purtroppo molti canali di bonifica del Consorzio di Bonifica e dello stesso Comune di Bernalda sono invasi da una fitta vegetazione che crea ristagni di acqua, naturali incubatoi per le larve di zanzare e di altri insetti.
Molti cittadini chiedono ai tecnici di Arpab di ispezionare i canali da cui provengono fetori insopportabili, in molte ore del giorno e della notte. Fra questi il canale Mercuragno, da cui emerge una massa di liquido di colore bluastro, che emana un fetore irrespirabile e che è invaso da una fitta vegetazione, che rallenta moltissimo lo scorrimento naturale delle acque, che a loro volta innescano fenomeni di putrefazione della vegetazione, aumentandone il lezzo. Andrebbero attinti campioni d’acqua in diversi punti, allo scopo di verificare la natura dell’inquinamento e la presenza di eventuali scarichi che, sebbene autorizzati dal Consorzio di bonifica, potrebbero sversare acque reflue industriali non bonificate dai propri impianti di depurazione.
Non solo. La stagnazione delle acque, in presenza di un clima temperato per buona parte dell’anno, produce una continua proliferazione di zanzare, che trovano la temperatura adatta per la deposizione e la schiusa di centinaia di migliaia di uova, tenendo ancora oggi Metaponto sotto attacco dei loro famelici pungiglioni perforanti.