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Matera, ecco i primi turisti, ma vanno ad alloggiare in Puglia

 
emilio salierno

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emilio salierno

Matera, primi turisti ma vanno ad alloggiare in Puglia

La guida Giovanni Ricciardi, dopo oltre tre mesi, ha accompagnato tre persone di Trento, ospitate nel Cilento

Sabato 20 Giugno 2020, 11:31

Si ricomincia, anche se timidamente. Il flusso turistico in città sembra riprendere Da qualche giorno i primi ospiti provenienti da altre regioni del nord Italia stanno arrivando per visitare la città. Poche ore, certo, praticamente una fuga dai centri pugliesi o campani dove dimorano per la vacanza di giugno. Bisogna accontentarsi, per il momento, di più è difficile pretendere vista l'incertezza che ancora regna soprattutto nel comparto turistico.

«In effetti qualcosa si muove - dice la guida turistica Giovanni Ricciardi - , si tratta di famiglie, o coppie. Io ho iniziato a lavorare l'altro ieri, dopo oltre tre mesi di sospensione. Ho accompagnato tre persone di Trento, ospitate in una struttura ricettiva nel Cilento. Tra l'altro, tra un po' si concretizzerà il gemellaggio tra Trento e Matera per celebrare Alcide De Gasperi. I tre turisti si sono fermati per buona parte della mattinata e sono andati via in serata. Hanno assicurato di volerci tornare, con più calma e in una fase migliore di questa, anche se erano un po' spaesati per tutte le strutture cittadine ancora chiuse perché non sono riuscite ad attrezzarsi con le misure di prevenzione previste dalle normative».

Ma voi guide turistiche che cosa potete fare in questo periodo per dare una spinta al lavoro?

«Ora ci stiamo confrontando con le agenzie turistiche per quelle persone che avevano prenotato e poi annullato il viaggio per verificare la possibilità di riprendere i gruppi e cambiare la data dell’arrivo, magari per fine agosto, settembre o ottobre. Forse una parte riusciamo a recuperarla, credo il 30/40 cento, anche se sono preoccupato per le nuove notizie che arrivano dalla Cina e che indicano altri focolai di contagio. Se dovessero esserci altri problemi a catena, per noi sarebbe davvero la fine».

Non è di sicuro un vantaggio l’ordinanza della Regione Puglia, da dove arrivano numerosi turisti a Matera, che stabilisce per gli spostamenti un massimo di 25 persone per ogni autobus.

«Infatti, oltre 25 sarebbe assembramento. Tra l’altro, in Basilicata questo problema non c’è, almeno per ora, visto che non vi è alcuna ordinanza. E speriamo che non cambino parere, altrimenti le difficoltà aumenterebbero. Il problema - sottolinea Ricciardi - è che non ci sono disposizioni unitarie tra le regioni e questo non va sicuramente bene e non aiuta il settore».
E poi la novità: «La curia vescovile ha deciso di far pagare un biglietto di 1 euro per la visita in cattedrale. Una scelta che mi sembra inopportuna, spacciata per prenotazione, in realtà si stacca il tagliando direttamente all’ingresso della chiesa. Dicono che hanno avuto perdite per quanto successo negli ultimi tre mesi, ma allora noi che dovremmo dire visto che abbiamo perso il cento per cento del fatturato? La cattedrale è il simbolo della città, non si può far pagare per entrare».

Insomma, ripresa lenta e con tanti problemi.

«Abbiamo per il momento un’offerta turistica bassa, penso ad esempio ai problemi per l’accesso alle chiese rupestri a causa dei lavori: potremmo garantire la visita tra un po?

Purtroppo gli alberghi a cinque stelle sono tutti chiusi e loro lavorano con americani e russi, che non possono arrivare. Salta quel mercato. Tutto molto difficile, bisogna lavorare per la riprogrammazione e intanto le guide abusive continuano ad imperversare come se fosse la normalità».

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