POMARICO - San Michele Arcangelo batte il Covid-19. Il sindaco di Pomarico, Francesco Mancini, ha annunciato che la festa patronale del centro del materano, dedicata proprio a San Michele Arcangelo, si farà. Naturalmente con tutte le limitazioni che la pandemia purtroppo impone. Partendo dal presupposto che le tradizioni non si possono fermare, Mancini, ha preannunciato con un video postato sul suo profilo Facebook che il 7, l’8 e il 9 maggio prossimi i festeggiamenti, sebbene limitati, ci saranno. «La comunità – ha dichiarato il primo cittadino - non rinuncerà, nel rispetto delle cogenti restrizioni, ai festeggiamenti. La tradizione pomaricana, voglio ricordarlo, si perpetua dal 1500 dopo Cristo in segno di ringraziamento al Santo che tenne indenne la popolazione dalla peste e dalla carestia». Se si considera che a Pomarico, al momento, non ci sono contagiati da Covid-19, il ringraziamento al patrono principe delle Milizie Celesti va da sè. «Proprio grazie alla sua intercessione è stato possibile contare zero contagi», ha dichiarato Mancini, che ha però chiarito: «La festa sarà differente dal solito: niente luminarie, bande, giostre, fuochi pirotecnici e, ovviamente, il concerto finale del 9 maggio. Qualora la Questura di Matera rilasci l’autorizzazione – ha però preannunciato il sindaco – la processione sarà ripresa in diretta streaming». A Pomarico, va ricordato, nel corso della festa patronale si rinnovano antiche tradizioni, tra le quali l’offerta della cera al Santo e la processione sul carro trionfale.

L’offerta della cera a Pomarico
Parla il primo cittadino: rispetteremo i divieti, ma è una tradizione che va avanti dal 1500
Mercoledì 29 Aprile 2020, 12:32